Blessing Sunday Osuchukwu ha pubblicato il libro "Le lacrime degli angeli"
Collana I gigli (poesia) 14x20,5 - pp. 72 - Euro 8,00 - ISBN 88-8356-797-8
Tutto quello che facciamo non può essere che una goccia nell'Oceano, ma se non lo facciamo... quella goccia
mancherà per sempre!
Madre Teresa di Calcutta
Finché esistono ancora degli essere umani che continuano a morire di fame e di sete su questo stesso pianeta, nessuno mi potrà mai convincere che l'umanità ha fatto un grande passo avanti!
Siamo tutti chiamati ad assumerci una grandissima responsabilità...
Quella di decidere se è giusto o meno che i bambini continuino a morire prima ancora di cominciare a vivere!
Blessing Sunday Osuchukwu
Introduzione
Io sono nato in Nigeria nell'Africa occidentale, due anni prima di una sanguinosa guerra civile che è durata per più di tre anni e che ha causato la morte di milioni di persone, tra cui alcuni dei miei parenti. La maggioranza di quelle persone erano bambini che al solito subiscono più degli altri le tragedie causate, per altro, dagli adulti. Loro non sono mai presi in considerazione, prima, durante e dopo un conflitto così devastante.
Mentre io sono stato fortunato a sopravvivere, molti meno fortunati di me non ce l'hanno fatta per la fame, la sete, le malattie, le bombe ecc. ecc. E non ho mai smesso di pensare a quei bambini, a cosa hanno dovuto passare prima di morire e a cosa io ho dovuto passare per poter sopravvivere. Ho trascorso la mia infanzia a sentire, ad immaginare l'orrore della guerra raccontato dai grandi. Oggi basterebbe accendere la tv per vedere che le cose non sono cambiate, anzi, sono cambiate in peggio, in quanto ci sono milioni di persone che continuano a soffrire a causa delle guerre in tutto il mondo, e specialmente in Africa dove le guerre civili sembrano inarrestabili. Il continente dove le guerre comunque non hanno tutte le colpe per tanti bambini che muoiono ogni giorno per altre cause ingiuste.
Molti di questi bambini vengono salvati grazie agli aiuti umanitari che giungono dalle comunità internazionale costituite da singole persone di buona volontà. A volte, parlando con alcuni amici occidentali, scopro che non hanno idea della gravità della situazione.
Dunque, questa mia raccolta è per aiutare a sensibilizzare ancora di più l'opinione pubblica circa le condizioni disastrose in cui si trovano milioni di bambini africani.
Spesso noi pensiamo che un nostro modesto contributo non possa che essere una goccia nel mare... ma quando le gocce diventano tante vi assicuro che il colore del mare può cambiare!!!
Blessing S. Osuchukwu
Dedica
Dedicato a tutti i bambini che hanno perso la vita a causa della guerra, della fame, della sete, delle malattie, delle molestie e degli abusi di ogni genere. Dedicato anche a quei bambini che hanno combattuto e che stanno ancora combattendo delle guerre di cui non sanno nemmeno il motivo.
A ONU, UNICEF, UNHCR, FAO, IFAD, Croce rossa, Medici senza frontiere, Azione aiuto, Acops, Caritas, Cds, I volontariati, Amref, Madre Teresa di Calcutta, ecc. ecc. Per il semplice fatto che voi sapete che è sempre più nobile dare che ricevere.
A voi, amici miei, e a quelle persone che in questi anni hanno cercato in qualche modo di alleviare i problemi degli altri
E finalmente a mia madre Clara, e alla mia famiglia che ha fatto di tutto per salvarmi durante la guerra e che continua ad operare in modo tale da stare sempre vicino a chi ne ha più bisogno. A mio padre, Dennis e mio fratello Callistus, mamma Cathrine, ci rincontreremo per non separarci più.
Un grazie immenso a Emmanuel, Francesca, Francis, Faustin, Duncan, Charles, Oge, Chuks, Enny, Ernest, Ugo per la vostra assistenza ed incoraggiamento.
Grazie a tutti!
Premessa
Anni fa, quando vedevo quelle scene orribili dall'Africa sulla tv o sul giornale, mi arrabbiavo tanto con i giornalisti per la loro scelta 'ingiusta' di far vedere spesso la parte negativa, dipingendo l'Africa come un continente che conosce solo il male. Ma poi ho cambiato idea quando ho cominciato a pensare al miglioramento ottenuto, grazie alla sensibilizzazione dell'opinione pubblica sulle condizioni disastrose in cui si trovano milioni di esseri umani che avrebbero anch'essi diritto ad un'esistenza dignitosa.
Grazie a Dio, non tutti i bambini in Africa stanno morendo di fame, molti hanno la possibilità di andare a scuola, avere una famiglia e crescere normalmente. Non tutti i paesi africani sono in guerra, ma quando ci sono questi disagi, che purtroppo si verificano spesso ultimamente, le vittime fanno fatica a farsi sentire e notare, e in molti casi vengono addirittura dimenticate o lasciate ai loro destini. Io credo che molte persone civili sprecherebbero meno cibo e acqua se si rendessero veramente conto che ci sono tantissime persone che muoiono di fame e di sete su questo pianeta.
Non ho fatto niente altro che prestare la mia penna alle voci, ai pensieri e alle immaginazioni di quei bambini che si trovano in queste condizioni disumane, e che vorrebbero farsi sentire, se ne avessero la possibilità. Ma tantissimi adulti, comunque, non sono da escludere da queste tragiche realtà.
Il linguaggio usato da me, può sembrare emozionanti o commoventi, in alcuni casi, ma ho cercato semplicemente di rispecchiare delle realtà così come esse sono, usando però delle forme molto semplici per renderle facilmente comprensibili ai più giovani.
Le lacrime degli angeli
Curriculum vitae
Dati personali:
Nome e Cognome: Bambino Africano
Data di nascita: Dodici anni fa
Luogo di nascita: Villaggio Africano
Residenza: Campo profugo
Titoli di studio:
- Secondo anno di scuola elementare
- Laurea onoraria nel riconoscere i suoni delle bombe
- Laurea onoraria nel riconoscere le potenze delle mine e dei fucili diversi
Esperienze lavorative:
- A sei anni: Operaio in una ditta che produce mattoni
- A sette anni: responsabile settore 'minori' in un cantiere edile
- A otto anni; Sottufficiale in un campo di addestramento
- A nove anni: guerriero feroce e affidabile
- Dal decimo anno...: Mercenario professionista
Hobby:
- Ricercare acqua potabile dappertutto
- Ricercare cibi nei bidoni dell'immondizia
- Disinnescare le bombe e resistere alla fame
PS. Per le referenze si prega di contattare l'UNICEF
In fede
Addio domani
Addio a te domani che non verrai mai per me,
Avrei voluto tanto incontrarti ma tu non vuoi vedermi,
Io ho tanta voglia di sognare ma il sonno
non mi viene più,
Vorrei che oggi non arrivasse mai alla fine ma so che
è impossibile.
Vorrei proprio sapere perché sono nato per non vivere?
Perché sono nato per portare preoccupazione e
angoscia agli altri?
Perché si sta già preparando a seppellirmi dal giorno in cui sono nato vivo?
Perché sono nato in questo secolo e in questa parte
del mondo?
Vorrei sapere perché avete tutti paura di toccarmi?
Vorrei sapere perché nessuno mi bacia e nessuno
mi accarezza?
Vorrei sapere se mi trovo sulla terra o all'Inferno?
Vorrei sapere quali sono i peccati che ho commesso
per meritarmi tutto questo?
Avrei voluto poter giocare come un bambino
qualunque,
Avrei voluto essere anche io una speranza di domani,
Avrei voluto anche io contribuire allo sviluppo
del mio continente,
Avrei voluto NON essere nato con il virus dell'HIV!!!
Ma che colpa ho?
Che colpa ho se il giorno della nostra partenza dal
cielo siamo stati mandati in posti diversi sulla terra,
Che colpa ho se il mio si chiama Africa.
Che colpa ho se il giorno del mio arrivo sono stato
ricevuto da un allevatore di bestiame anziché
da un ginecologo,
Che colpa ho se la mia sala parto si chiama
campo profugo.
Che colpa ho se i primi suoni che ho sentito nella vita erano quelli di bombe, mitra e fucili,
Che colpa ho se la prima parola che ho imparato
è stato 'nemico'.
Che colpa ho se per dissetarmi devo fare dei buchi
nella terra per cercare qualche goccia d'acqua,
Che colpa ho se per sfamarmi devo aspettare il giorno
fortunato in cui qualche pannocchia e fagioli vengono lanciati da un aereo amico.
Che colpa ho se i miei giocattoli sono proiettili, bombe a mano e mine inesplose,
Che colpa ho se l'unica giostra che conosco si
chiama 'bunker'
Che colpa ho se i miei amici inseparabili si chiamano dissenteria, malaria e colera. Gli amici che fanno di tutto per non lasciarmi solo neanche per un giorno.
Che colpa ho se la parola vaccino per me esiste solo
nelle favole.
Che colpa ho se mi hanno convinto che per vivere
qualcuno (il nemico) deve morire da qualche altra parte.
Che colpa ho se nonostante la mancanza di cibo
e d'acqua sono 'cresciuto' molto in fretta ugualmente, diventando un adulto solo a quattro anni.
Che colpa ho se io sono un bambino africano!!!
Ho un sogno
Ho un sogno che un giorno i bambini diventeranno bambini in tutte le parti del mondo,
Ho un sogno che un giorno i bambini africani avranno la possibilità di giocare e studiare come bambini,
Ho un sogno che un giorno loro deporranno le armi perché non ne avranno più bisogno,
Ho un sogno che un giorno loro verranno ascoltati,
tollerati e che potranno anche decidere cosa fare da grandi.
Nel mio sogno vedo che i bambini africani non
moriranno più di fame, sete e malattie banali,
Nel mio sogno vedo che questi bambini andranno a scuola la mattina anziché andare nei vari cantieri,
Nel mio sogno vedo che questi bambini lasceranno le grotte, i tombini e le strade per andare a dormire
nelle case.
Ho un sogno che un giorno i bambini africani
lasceranno i campi profughi,
Ho un sogno che un giorno loro non avranno più
bisogno di camminare per chilometri in cerca d'acqua sporca da bere,
Ho un sogno che un giorno i loro piedi saranno
protetti dalle scarpe e i loro corpi coperti dai vestiti.
Nel mio sogno vedo che i bambini africani avranno la possibilità di vaccinarsi contro le malattie infantili,
Nel mio sogno vedo che i loro destini non saranno più decisi dalle tragedie causate dai grandi,
Nel mio sogno vedo che i bambini africani avranno la possibilità di riuscire un giorno a sognare!!!
Il potere magico
Se avessi il potere magico farei tornare a casa tutti i
bambini rifugiati di guerra,
Distribuirei gratis i medicinali in tutte le parti
del mondo,
Farei avere una madre e un padre a tutti bambini che non li hanno tramite l'adozione vera e quella a distanza.
Se avessi il potere magico farei avere un posto di
lavoro a tutti gli adulti disoccupati...
mio padre compreso,
Farei avere a tutti bambini la possibilità di andare a
scuola senza pagare niente,
Farei in modo che fosse possibile insegnare ai bambini che vinono nei paesi in via di sviluppo a usare i computer e a navigare su Internet.
Se avessi il potere magico farei capire a tutti
i presidenti dei paesi africani che:
i loro cittadini stanno morendo ogni giorno di fame e per altre cause ingiuste,
i loro cittadini hanno bisogno di acqua potabile e
corrente elettrica,
i loro cittadini hanno bisogno di strade, ponti,
fabbriche ed altre infrastrutture,
i loro cittadini hanno bisogno di una stabilità politica
fondata sulla democrazia vera e sono stanchi di
guerre di ogni genere.
Se avessi il potere magico farei ritornare tutti gli
animali ingabbiati nei loro ambienti naturali,
Farei che gli alberi venissero tagliati di meno e che i
materiali tossici non fossero scaricati abusivamente,
Farei che fosse possibile che l'uomo ricominciasse a
rispettare l'ambiente e che l'ambiente ricominciasse a
rispettare l'uomo.
Se avessi il potere magico sceglierei una città africana per ospitare i giochi olimpici,
Farei che la parola doping diventasse sconosciuta
nello sport e che sparissero gli slogan razzisti
negli stadi.
Se avessi il potere magico farei che tutto questo
diventasse una realtà senza avere bisogno di un
potere magico!
Se avessi il potere magico farei tornare a casa tutti i
bambini rifugiati di guerra,
Distribuirei gratis i medicinali in tutte le parti
del mondo,
Farei avere una madre e un padre a tutti bambini che non li hanno tramite l'adozione vera e quella a distanza.
Se avessi il potere magico farei avere un posto di
lavoro a tutti gli adulti disoccupati...
mio padre compreso,
Farei avere a tutti bambini la possibilità di andare a
scuola senza pagare niente,
Farei in modo che fosse possibile insegnare ai bambini che vinono nei paesi in via di sviluppo a usare i computer e a navigare su Internet.
Se avessi il potere magico farei capire a tutti
i presidenti dei paesi africani che:
i loro cittadini stanno morendo ogni giorno di fame e per altre cause ingiuste,
i loro cittadini hanno bisogno di acqua potabile e
corrente elettrica,
i loro cittadini hanno bisogno di strade, ponti,
fabbriche ed altre infrastrutture,
i loro cittadini hanno bisogno di una stabilità politica
fondata sulla democrazia vera e sono stanchi di
guerre di ogni genere.
Se avessi il potere magico farei ritornare tutti gli
animali ingabbiati nei loro ambienti naturali,
Farei che gli alberi venissero tagliati di meno e che i
materiali tossici non fossero scaricati abusivamente,
Farei che fosse possibile che l'uomo ricominciasse a
rispettare l'ambiente e che l'ambiente ricominciasse a
rispettare l'uomo.
Se avessi il potere magico sceglierei una città africana per ospitare i giochi olimpici,
Farei che la parola doping diventasse sconosciuta
nello sport e che sparissero gli slogan razzisti
negli stadi.
Se avessi il potere magico farei che tutto questo
diventasse una realtà senza avere bisogno di un
potere magico!
Nato senza la camicia
A otto anni sono finalmente contento perché non ho più niente, oltre la mia vita, da regalare
al mondo crudele.
A sette anni ho dovuto dare la seconda gamba dopo aver camminato su una mina.
A sei anni ho dato mia nonna, che mi voleva tanto
bene, quando la bomba è caduta sul mercato
del quartiere.
A cinque anni ho potuto dare il mio migliore amico e la sua famiglia quando sono stati colpiti dall'epidemia del momento.
A quattro anni i ribelli mi hanno tagliato le braccia, quel giorno hanno anche rispedito mio padre al suo creatore.
A tre anni mi hanno amputato la prima gamba a
causa di un'infezione nel campo profugo.
A due anni ho dovuto dare la mia mamma che mi
stava per dare una sorellina.
A un anno mi hanno reso zoppo per un'iniezione con ago non sterilizzato.
A zero anni sono nato, sono uscito come un verme,
senza neanche una camicia addosso!!!
L'orfanotrofio
Vi prego di non chiedermi come mi chiamo
Non chiedetemi il giorno della mia nascita
E non mi chiedete il mio segno zodiacale
Vi prego di non chiedermi cosa mi piace mangiare
Non chiedetemi le cose che mi piace fare
E non mi chiedete se ci sono delle cose
che mi danno fastidio
Vi prego di non guardarmi negli occhi,
se sono azzurri o verdi
Non guardate le mie gambe e braccia
se sarò alto o basso
E non guardate il mio gruppo sanguigno
se è compatibile col vostro
Vi prego di non chiedermi se voglio una madre
Non chiedetemi se voglio un padre
E non mi chiedete se voglio essere un vostro figlio
Vi prego di non chiedermi se mi piace
la mia nuova famiglia
Non chiedetemi se mi piace la mia nuova casa
Ma se volete proprio chiedermi qualcosa...
Perché non provate a chiedermi se ho scelto di nascere?
Figli di un Dio minore
Ciao, ho sei anni e mia madre aveva già dieci figli quando è stata violentata da un soldato nemico e io sono il prodotto di quella violenza. E visto che suo marito era deceduto in guerra, non poteva mantenermi o tenermi, anche per l'orrore che le ricordo sempre. Per questo mi ha portato in un orfanotrofio e lì mi hanno detto che se sarò fortunato qualcuno mi potrà adottare.
Salve, io ho solo otto anni e sono il sesto di nove figli. Mio padre, per poterci dare da mangiare, ha dovuto vendere uno dei suoi reni, finito il ricavato ha dovuto vendere e poi me per continuare a sfamare gli altri figli.
E poi il mio padrone mi ha venduto ad un altro e quello ad un altro ancora.
Ciao, non mi lamento tanto per la mia carriera perché a soli dodici anni sono già diventato capitano e se le cose continuano così entro l'anno sarò ancora promosso. Non è stato comunque facile perché il mio successo è dovuto alle diverse guerre combattute e vinte da noi altri.
Le guerre che comunque mi hanno reso orfano e che mi hanno lasciato una sola possibilità nella vita... quella di imparare ad uccidere e ad odiare così presto.
Salve, mi chiamano 'miracolo' e ho tredici anni.
Riesco a contare fino a '20' e a dire le lettere dell'alfabeto fino alla 'M' senza essere stato a scuola neanche per un solo giorno.
Sono riuscito a superare tutte le malattie fino ad oggi senza prendere neanche una sola pasticca se anche ci fosse stata,
E ora ho scommesso con gli amici che riuscirò a vincere la malaria, che ho, senza i medicinali, che comunque non ci sono.
La preghiera
Oh Dio onnipotente, che sia santificato il tuo nome,
Sono infinitamente grato per la vita che mi hai dato,
Sono molto onorato di essere tuo figlio,
E con te come padre non ho paura di nessuno e di niente.
Non ho paura di chi vuole la mia morte per nessuna ragione,
Non ho paura dei cibi che, ormai, sono diventati invisibili per me,
Non ho paura dell’acqua che non mi vuole più vedere,
E non ho paura di tutte le malattie che litigano ogni giorno per colpirmi.
Ma ho paura per la mia gente che ogni giorno continua a perdere tantissime vite giovani,
Ho paura per tantissimi bambini che mangiano solo “la speranza” ad ogni pasto,
Ho paura perché loro non conoscono più nessuna altra stagione che quella della ‘siccità’,
Ho paura perché ognuno di loro è costretto ad ospitare una decina di malattie nel suo corpo.
Ma poi non ho più paura quando penso alla vita eterna che ci sarà dopo la morte.
Mi svanisce la paura quando penso a tutti i malati che hai guarito miracolosamente,
Non ho più timore quando penso a come hai liberato il popolo di Israele,
E come posso avere paura quando Lazzaro è stato addirittura risvegliato dalla morte.
Oh Dio buonissimo,
L’unica cosa che ti chiedo è quella di mandarci un piccolo segnale anche per smentire tutte quelle persone che credono che ci hai abbandonato, Amen.
Blessing Sunday Osuchukwu
"LE LVOCI SILENZIOSE DELLE ANIME" (2° LIBRO)
Introduzione
No, non sono né uno psicologo né un sociologo per sapere con certezza quello che c'è dentro la testa di ognuno di noi. Mi piacerebbe trovare il modo giusto per cercare di far comunicare e socializzare meglio le persone, affinché la convivenza sia migliore.
Sono un semplice osservatore della società che, con esperienze personali, quelle delle persone care e vicine, attraverso libri di storia ed autobiografici, testimonianze di persone, trasmissioni televisive, cerca di dare voce a quelle persone che, per timidezza, vergogna, senso di colpa, principi di vita o orgoglio personale, vedono spesso peggiorare i loro rapporti o relazioni con gli altri. Situazioni che potrebbero essere evitate con una semplice parola o gesto.
Certe volte, alcune frasi come "Chiedo scusa", "perdonami", "ti voglio bene", "ti amo", non dette o dette con un po' di ritardo possono creare dei muri visibili o invisibili tra le persone. Muri che tendono a rafforzarsi sempre di più con il tempo che passa se nessun tentativo di pace o recupero viene lanciato da una parte. Molte persone vogliono dire o sentirsi dire certe cose per poter stare a posto con la loro coscienza, e quindi per poter vivere meglio.
Ho visto persone piangere davanti ad una tragedia famigliare con delle frasi particolari di autocritica: "Come ho fatto a non accorgermi?" "Se avessi saputo l'avrei certamente aiutato", "Gli volevo tanto bene ma non gliel'ho mai detto".
Credo però che i nostri messaggi d'amore, di stima, d'incoraggiamento, di comprensione, e perché no, anche di critica e di perdono verso gli altri, possano sempre aiutare ad evitare pensieri cattivi di chi non ha la voce o il coraggio di esprimersi, a torto o ragione.
E per fare gesti simili di alta civiltà non si è mai in ritardo.
Su ogni singolo titolo trattato su questo libro, ci sono stati e ci saranno ancora milioni di pensieri diversi. La mia raccolta intitolata "Le voci silenziose delle anime" è solo uno dei tanti, e non pretende d'interpretare i pensieri di tutte le persone. Ma comunque cerca, attraverso ogni pensiero, di lanciare un messaggio sociale, con una forma di ironia che faccia sorridere anche nel dramma delle esperienze vissute.
Attenzione, se non sei un possibile mittente di uno o più di questi messaggi... potresti essere un eventuale destinatario!
La seconda parte del libro intitolato "Le avventure del principe e Bongo" è una chiacchierata tra due personaggi che interpretano un benestante occidentale, e un poveraccio africano.
Il principe, il benestante, in un incontro con Bongo, il poveraccio, cercano di conoscersi meglio raccontando le loro vite in questo dialogo di confronto che ho pensato potrebbe far sorridere e riflettere qualcuno come ha fatto a me.
Blessing Sunday Osuchukwu
Dedica
A tutte quelle persone che hanno sofferto e o che stanno ancora soffrendo per le cose a loro non dette o dette troppo tardi.
A tutte quelle persone che avrebbero dovuto dire cose e che non hanno avuto il coraggio di dirle.
Dedico questo libro anche a tutte quelle persone che hanno aspettato invano o che stanno ancora aspettando di sentire da me delle cose per stare meglio con loro stesse.
A mia sorella Elizabeth Onukwubiri, grazie per tutto ciò che fai per la nostra famiglia.
Prima parte
Oltre l'eternità
Anni perduti quelli trascorsi prima
d'incontrarti.
La solitudine, il vuoto e la noia erano gli unici
componenti del mio essere.
La ricerca esasperata del senso della mia vita
sembrava infinita.
Non sapevo fossi tu il mio codice segreto
per ricominciare a vivere.
La mia rabbia con il mio creatore è stata enorme.
Il perché per la mia penitenza rimane tuttora
inesaudita.
Ma in consolazione ho te... l'unica ragione della mia vita.
E poco sapevo che nessun risarcimento potesse superare
il tuo amore.
Devono ancora inventare la parola per definire quello che provo per te.
Nullità qualificherebbe la mia esistenza
in assenza di te.
Sei tu l'unica fonte della felicità che conosco.
E sarebbe meglio chiedermi cosa non farei per te... nulla.
Ti ho già prenotato in cielo per la mia prossima vita.
Ho chiesto al mio destino di seguirti fin dal primo giorno.
I miei angeli combatteranno contro ogni forza che
tenterà d'interferire.
E rinuncerò di rinascere se la mia richiesta non sarà accolta.
Ma cercherò comunque di strapparti dalle mani di Dio.
Sono molto sicuro che Egli si arrabbierà tanto con me,
Ma credo che capirà perché un essere umano non si crea incompleto.
E io senza di te non sarò che una piccola frazione di un uomo!
Schifoso imbroglione
Il mio uomo ideale è lontano dalla tua personalità e te
l'avevo detto.
Hai cercato di convincermi d'essere tutto il
contrario... invano.
I tuoi fiori, i regali e la tua bellezza non hanno potuto
comprarmi.
Ma la tua lingua, armata di bugie e falsa tenerezza, riuscì comunque a rapire il mio cuore sensibile.
Quelle poche luci rimaste accese in me si sono ormai spente.
I piccoli sogni che passavano ogni tanto a trovarmi, sono
diventati degli incubi.
Quello che era il mio futuro incerto, si è trasformato in una certa oscurità.
Tu mi hai fatto scivolare dal purgatorio al punto più profondo dell'inferno.
I tuoi regali preferiti sono ormai diventati degli
inganni e dei tradimenti.
Al posto dei tuoi baci e delle tue carezze ora mi arrivano gli schiaffi e le botte.
Per colpa tua ho provato il bruttissimo sentimento che si chiama odio.
La gran gioia di vivere in me è diventata una gran voglia di morire.
I tuoi sfoghi notturni che chiami 'fare l'amore', lo fai con un cadavere.
Sì, perché l'unica cosa che t'interessa di me è
la mia carne.
E la mia anima e il mio cuore hanno smesso di vivere per te.
Maledetto il giorno che ti ho conosciuto!!!
Da donna a donna
È giunta, finalmente, l'ora di parlare a quattr'occhi da donna a donna.
Sono quella che lui ti ha presentato come la più brutta strega.
Quella che dà solo noia e incubo, mentre tu dai solo la felicità.
Donna, io sono la moglie di quell'uomo che dice di amarti.
I miei piatti raffreddati sulla tavola, valgono le tue cene a lume di candele.
Le mie attese infinite al portone, valgono le tue attenzioni e coccole.
Le mie lacrime di disperazione, sono quei sorrisi che ricevi in abbondanza.
Donna, la tua felicità è basata esclusivamente sulla mia infelicità.
Lui ti ha detto che sei l'unico amore della sua vita.
E magari ti avrà anche detto che sei l'unica ragione della sua vita.
Ti ha giurato che non amerà nessun'altra che te.
Donna, devi sapere che le stesse cose sono state dette a me.
Tu hai acetato di spegnere una luce per accendere la tua.
Hai acetato che la mia umiliazione giornaliera diventi il
trofeo della tua bravura.
Sei colpevole della violenza che nostro figlio assiste ogni giorno.
Donna, sei responsabile per la rovina della mia famiglia.
Stai facendo all'altra ciò che sicuramente non vuoi che venga fatto a te.
Hai accettato di sfidare sia la legge di Dio che quella umana.
La mia inabilità di farti del male sarà sicuramente compensata dal giudizio di cielo e di terra che riceverai.
Donna, auguro che la tua anima paghi la penitenza per
l'eternità!
La confessione
Cara, ti ho tradito tante volte sia con il pensiero
che con il corpo.
Non trovo ancora le parole per dirti del figlio avuto
con un'altra.
Tutte le mie provocazioni ultimamente erano destinate alla nostra rottura.
Ti ho detto e continuo a dirti tante bugie per coprire
i miei misfatti.
E non sono più sicuro dell'amore che provo per te.
Caro, un test del DNA potrebbe non confermare la tua
paternità di nostro figlio.
Ma quanti sforzi, contro la mia volontà, per continuare a
stare con te.
Quanti elettricisti e idraulici chiamati per tutt'altro che
problemi tecnici.
Ormai, per riuscire a fare l'amore con te, dovrei scambiarti per un altro.
Amico, il desiderio che ho per tua moglie è diventato più forte di me.
La tua miseria e stupidità mi danno il coraggio di vivere.
Tutte quelle volte che ti ho visto soffrire mi hanno fatto del piacere.
Ho sempre vissuto con una gran sofferenza tutte quelle volte che hai ricevuto degli auguri, complimenti e congratulazioni.
E ti ho veramente augurato e voluto del male con il cuore e
bene con la lingua.
Amica, il tuo uomo mi ha sempre sussurrato all'orecchi
d'essere più desiderabile di te.
Sono l'autrice di quella 'voce' infondata che ti sta
danneggiando nel paese.
La gelosia e l'invidia che provo per te sta superando il
limite sopportabile.
Tutti quei consigli che ti ho dato erano per allontanarti ancora di più da lui.
E io conosco tutti i vostri segreti, compresi quelli che tu non conosci ancora!
Bambino scontento
Dalla mia nascita non mi avete mai fatto mancare niente,
ho sempre avuto da mangiare e da bere in abbondanza
ed ogni occasione era buona per ricevere ancora
un altro regalo.
Non avete badato a spese per arredare la mia stanzetta,
la tv di 29 pollici, il computer e internet sono
dell'ultima tecnologia,
e tutti i miei abiti sono firmati da stilisti famosi.
Grazie a voi all'età di sei anni ho già due conti in banca,
grazie a voi ho già degli appartamenti intestati a me,
grazie a voi ho un futuro di benessere già assicurato.
Ma ci sono delle cose di cui ho più bisogno in questo momento.
Ho bisogno di stare di più con voi,
ho bisogno di sentire di più l'affetto e l'amore
che avete per me.
Vorrei vedervi venire a prendermi qualche volta a scuola al posto della badante.
Vorrei giocare e raccontare le mie giornate a voi e non ai
genitori del mio amico.
Avrei bisogno delle vostre coccole e carezze più di quelle di chiunque altra persona.
Vorrei tanto addormentarmi la notte cullata dalle vostre
favole e baci anziché dalla tv.
In questo momento ho bisogno di queste cose che non riesco a trovare altrove, neanche investendo la mia robusta paghetta settimanale.
Figlio conteso
Carissimi genitori, vi ringrazio per la vita che mi
avete dato.
Sono venuto al mondo per la vostra benevola volontà
mi avevate affermato che sono stato concepito con tanto amore,
e avete affermato che sono la benedizione della vostra unione.
Mi avevate affermato che sono la ragione della vostra vita.
Ciascuno di voi aveva promesso di proteggermi.
Mi avevate convinto che tutto ciò che facevate era
per il mio bene.
E mi avete sempre detto di volermi bene e di amarmi.
Avevo creduto di essere il bambino più fortunato del mondo.
Avevo creduto di essere un figlio di due persone che si
vogliono bene.
Avevo sperato di trascorrere un'infanzia tranquilla.
Avevo sperato di avere vostro appoggio per crescere meglio.
Perché ora state litigando tra voi per la mia custodia?
Perché sento che l'altra persona non può più vedermi?
Perché toccherà all'avvocato più bravo decidere chi mi vorrà più bene?
E perché devo essere il trofeo di chi è più forte dell'altra?
Avete mai chiesto quale sarebbe il mio desiderio?
Avete mai pensato che vi amo nello stesso modo?
Non so se posso fare qualcosa per cambiare la vostra decisione,
ma so che avrò bisogno di voi due per sempre!
Il padre
Cari figli vi ho desiderato con tutto il cuore.
Siete stati concepiti con tantissimo amore.
Vi ho cresciuto con tutte le mie capacità,
nel miglior modo possibile.
E sono orgoglioso e felicissimo di quello che siete oggi.
Mi dovete perdonare se abbiamo sofferto insieme la fame qualche volta.
Mi dovete perdonare se i vostri abiti non sono firmati
Vi chiedo scusa se i miei regali sono sempre stati
solo dei 'pensieri'.
E scusatemi se al vostro diciottesimo compleanno non avete avuto né la macchina né il motorino.
Ho dovuto raddoppiare il mio orario di lavoro per
sfamarci.
Ho fatto lavori extra, anche di sabato e domenica
per la stessa ragione.
Ho perfino sacrificato le feste importanti per lavorare di più.
E mi è rimasto poco tempo per stare con voi.
Scusatemi se i baci, le coccole e le carezze
non sono stati abbastanza.
Scusatemi se non sono stato sempre lì presente per ascoltare le vostre giornate e i vostri problemi.
Scusatemi se non sono stato in grado di dimostrarvi materialmente l'amore che ho sempre avuto per voi.
E perdonatemi se non ho potuto neanche dirvi spesso con le semplici parole quanto vi ho sempre voluto bene.
I battibecchi che ho avuto con i vostri fidanzati, erano solo i sintomi della gelosia in ogni padre verso le figlie.
Quelle volte che ho dovuto alzare la voce per un comportamento diverso erano per il vostro bene.
Quelle volte che ho dovuto sgridarvi è stato per farvi portare il rispetto dovuto ai genitori.
E quelle volte che vi ho costretto a studiare anziché giocare è stato per aiutarvi ad avere un futuro migliore di quello che ho avuto io...
Non so se sono stato un buon padre.
Non so se mi volete bene quanto ve ne voglio io.
Ma so soltanto di essere convinto, giusto o sbagliato, che tutto ciò che ho fatto nei vostri confronti è stato per non farvi soffrire quanto io ho sofferto nella vita.
Vi voglio tanto bene!
Il prigioniero
Chiedo umilmente scusa a voi parenti miei
perché vi ho deluso.
Chiedo umilmente scusa a voi concittadini per la mia
mancanza di rispetto.
Mi sono lasciato andare troppo con lo sbandamento
della gioventù.
Ho commesso troppi errori che giustamente sto pagando.
Nel mio caso la società non è del tutto responsabile
per ciò che ho fatto.
La mia famiglia non c'entra niente, anzi.
Avevo la possibilità di scegliere tra il bene e il male.
Mi ritengo maggiormente responsabile per lo sbaglio
che ho fatto.
Sono stato privato della cosa più preziosa della vita:
la libertà.
Le quattro mura nella quale sono costretto a stare dalla
mattina alla sera mi hanno fatto riflettere molto.
Ho capito che ad ogni problema esiste sempre una soluzione alternativa e migliore di ciò che mi ha rinchiuso qui dentro.
Ho capito che le leggi di tutti noi per tutti noi vanno
seriamente rispettate.
Dopo la mia pena vorrei potermi mettere alla prova per il cambiamento che ho fatto qui dentro.
Vorrei poter contribuire ad aiutare a migliorare la nostra società che ho offeso.
Vorrei riconquistare la fiducia e l'affetto di tutti
voi che ho perso.
E vorrei riacquistare in pieno quella dignità che in questi ultimi tempi sembra d'avermi abbandonato.
Per questo, vi prego di aiutarmi nel mio intento.
Mi dovreste aiutare ad eliminare quell'etichetta
dell'"ex-carcerato" che avrò sulla capoccia.
Mi dovreste aiutare a credere che chi paga per uno sbaglio è realmente perdonato.
Perché il mio incubo non è mai stato l'isolamento che esiste qui dentro senza la libertà, bensì l'isolamento che troverò lì fuori con la libertà!!!
Beyond eternity! ("oltre l'eternità" english version)
The lost years were those spent before meeting you,
loneliness, emptyness and boredom were the only components of my being,
the exasperated search for the sense of my life seemed everlasting,
nothing did I know that you are my secret code to start a new life.
My anger with my creator has been enormous,
The why for my penitence is still unanswered,
But in consolation I have you. ....... the only reason of my life,
little I knew that no reimbursement could overcome your love.
They will still have to invent the word to define what I feel for you,
nullity would qualify my existence in absence of you,
you are the only source of my happiness that I know,
and it would be better to ask me what I wouldn't do for you. .......... nothing.
I have already booked you in the skies for my next life,
I have asked my destiny to follow you from the very first day,
my angels will fight against any force that will try to interfere,
and I will abdicate to revive if my request won't be welcomed.
But I will try however to snatch you from the hands of God ,
I am very sure that He will be very angry with me,
But I believe He will understand because a human being is not created incomplete,
and I without You won't be other than a small fraction of a man!
Mai dire di non sapere
Ascolta! Ascolta! Se ascolti bene lo sentirai,
Sono le voci silenziose degli angeli, intrappolati nelle mure domestiche,
Circondati da benessere ma privi d'ogni affetto,
Sono bambini che chiedono d'essere liberati dai loro molestatori…qualche parente.
Se fai un po’ d'attenzione lo sentirai,
Sono donne che hanno paura di uscire e non uscire di casa,
Se escono, vengono stuprate a distanza di 20 metri da casa,
Sono donne che trovano la pace solo quando escono…..lontano dai loro padroni.
Sforzati un po’ d'ascoltare e lo sentirai,
Sono uomini espropriati d'ogni dignità,
Sono uomini abbandonati dai parenti, dagli amici e dalla società,
Sono uomini che cercano, senza successo, di sopravvivere.
Se accendi i tuoi orecchi lo sentirai,
Loro non sono né uomini né donne……solo essere viventi,
Quelli che non esistono, ma esistono, ma poi non esistono
Loro chiamano dai sotto-ponti, dalle stazioni, dalle strade ghiacciate d'inverno.
Se smettiamo un po’ di parlare e sparlare lo sentiremo,
E' la società senza voce che ci chiede una regolata,
E' l'umanità che ormai versa sangue…esaurito le lacrime,
E' la pace che sta chiedendo di prevalere!
SOZABOY di Ken Saro
"Signor Presidente, tutti noi siamo di fronte alla Storia. Io sono un uomo di pace, di idee. Provo sgomento per la vergognosa poverta' del mio popolo che vive su una terra molto generosa di risorse; provo rabbia per la devastazione di questa terra; provo fretta di ottenere che il mio popolo riconquisti il suo diritto alla vita e a una vita decente"
14 ottobre 2005
L'AUTORE: Ken Saro Wiwa, nato nel 1941 a Bori, nella regione del delta del Niger, intellettuale e scrittore brillante, versatile, di straordinario talento, fu anche uomo di teatro, nonche' notissimo e popolare regista televisivo. Politico di rango, Saro-Wiwa apparteneva alla popolazione Ogoni, un gruppo di circa 500.000 abitanti insediati nel delta, un tempo dediti alla pesca e all'agricoltura, costretti all'emigrazione, alla miseria, e addirittura alla morte a causa dell'inquinamento del territorio ad opera della multinazionale anglo-olandese Shell, complice la classe dirigente politica e militare del Paese. Fu proprio per difendere i diritti degli Ogoni che egli intraprese la battaglia civile e politica che gli costo' la vita: arrestato dal regime militare (alleato degli USA, e quindi non formato da gruppi terroristi), e condannato a morte dopo un processo farsa, fu impiccato il 10 novembre 1995 insieme ad alcuni altri militanti del Mosop. Tra le sue opere ricordiamo: The Transistor Radio, Songs in a Time of War, A Forest of Flowers, Basi & Company: Four Television Plays, Mr. B Again, Adaku and Other Stories, Mr. B is Dead, Nigeria, the Brink of Disaster, Genocide in Nigeria: The Ogoni Tragedy, Mr. B's Mattress, A Month and a Day: A Detention Diary e Lemona's Tale.
"Signor Presidente, tutti noi siamo di fronte alla Storia. Io sono un uomo di pace, di idee. Provo sgomento per la vergognosa poverta' del mio popolo che vive su una terra molto generosa di risorse; provo rabbia per la devastazione di questa terra; provo fretta di ottenere che il mio popolo riconquisti il suo diritto alla vita e a una vita decente. Cosi' ho dedicato tutte le mie risorse materiali ed intellettuali a una causa nella quale credo totalmente, sulla quale non posso essere zittito. Non ho dubbi sul fatto che, alla fine, la mia causa vincera' e non importa quanti processi, quante tribolazioni io e coloro che credono con me in questa causa potremo incontrare nel corso del nostro cammino. Ne' la prigione ne' la morte potranno impedire la nostra vittoria finale."
Dal testamento di Ken Saro-Wiwa
E' importante che Sozaboy, un classico delle letterature africane, esca in Italia, per la prima volta, a dieci anni di distanza dall'esecuzione capitale di Ken Saro Wiwa. In filigrana il romanzo racconta la Nigeria postcoloniale, le tensioni provocate dalla corsa al petrolio, il flagello della corruzione, l'inettitudine dei governanti e le sofferenze della popolazione, vittima inerme delle tragedie della guerra civile. Le vicende narrate dalla voce apparentemente ingenua del giovane Mene suscitano riso e creano divertimento, ma allo stesso tempo disegnano un affresco cupo e terribile, impastato di atrocità e di disastri, colmo di insensatezza, frutto della follia e della malvagita' umane.
IL LIBRO: Sozaboy e' ambientato nel contesto della guerra civile nigeriana degli anni Sessanta (la cosiddetta guerra del Biafra, quando la Nigeria orientale tentò una secessione dalla Federazione), e si costruisce attraverso la voce narrante del giovane protagonista Mene, proveniente dal villaggio di Dukana, nel delta del fiume Niger, dove vive con la madre, e dove ha un lavoro come aiutante autista di autobus e una graziosa fidanzata di nome Agnes. Scoppiano ben presto dei disordini e il capovillaggio, Chief Birabee, avvia una raccolta di fondi per placare gli appetiti dei contendenti e proteggere gli abitanti, approfittandone al tempo stesso per rimpinguare le sue casse personali. Si passa poi alla guerra vera e propria, e Mene si fa ingenuamente assoldare nelle file di un esercito: trascinato da un sogno e spinto da una curiosita', diventa cosi' Sozaboy ritrovandosi a far parte di un gioco molto piu' grande di lui, di cui gli sfuggirà completamente il senso. Attraverso una sequenza di avventure e disavventure infinite, insieme crudele e grottesca, rapida e mozzafiato, Mene ritornera' infine al suo paese, ormai distrutto. Appresa della morte di Agnes e della madre, e creduto morto egli stesso dalla gente di Dukana, da cui verra' scambiato per un fantasma, non gli resta che salutare i suoi interlocutori e fuggire, sparendo all'orizzonte come un piccolo Chaplin che si avvii lungo una strada infinita. Scritto in un inglese pidginizzato e reinventato (Soldier boy, pidginizzato in Sozaboy) reso acrobatico e spericolato dalle soluzioni stilistiche, nonche' da una lingua sorprendente, vivacissima, esilarante, e da un ritmo indiavolato di fuga, in un crescendo senza fine, il romanzo e' un autentico capolavoro espressivo. L'oralita' trasgressiva e dirompente di Saro-Wiwa si tinge di drammaticita' e si impasta di dolore nel corso delle prove cui e' sottoposto Sozaboy, ma mantiene sempre un registro di inarrestabile comicita', di vitalita' dalle risorse infinite, dando al protagonista un volto di antieroe del nostro tempo.
LA FRECCIA DI DIO di Chinua Achebe
"La freccia di Dio" è un romanzo pubblicato nel 1964, a sei anni di distanza da "Il crollo" e ne rappresenta un completamento. Il diretto collegamento con "Il crollo" si radica nel dilemma dell'opposizione o meno alla presenza e alla cultura dei bianchi. Se nel primo libro si poteva ancora pensare a opporsi allo straniero, "La freccia di Dio" è carica della consapevolezza che si fa strada di non poter mai più prescindere dalla presenza di un altro modo di vivere e di pensare. Il protagonista è Ezeulu, sacerdote di un dio che rappresenta l'unità dei villaggi. È un uomo capace di giudizio e anche di una certa diplomazia e si pone il problema della convivenza con una cultura e una religione diverse dalla sua. Dovrà poi rinunciare a questo sogno.
Il crollo
Titolo originale Things Fall Apart
Autore: Chinua Achebe
Anno
(1a pubblicazione): 1958
Genere: Romanzo
Sottogenere:
Ambientazione:
Anno di ambientazione:
Protagonista:
Coprotagonisti:
Antagonista:
Personaggi secondari:
EDIZIONE RECENSITA
Anno: 1976
Editore: Edizioni e/o
Edizione:
Traduzione: Silvana Antonioli
Collana: I Leoni
Pagine: 280
Capitoli
ISBN ISBN 88-7641-524-6
ISSN
Progetto Letteratura
Il crollo (Things Fall Apart, 1958) è un romanzo dello scrittore nigeriano Chinua Achebe. Viene generalmente considerato il più importante romanzo della letteratura africana. Tradotto in oltre 50 lingue, con più di 10 milioni di copie vendute in tutto il mondo, Il crollo rappresenta un fenomeno unico di successo internazionale di un'opera letteraria africana. È adottato come libro di testo in moltissime scuole africane.
La fortuna del libro si deve a molti fattori, tutti in qualche modo legati alla portata epica ed epocale delle vicende narrate. Attraverso le vicissitudine del protagonista Okonkwo, eroe tragico, il romanzo descrive un'epoca di transizione fra due culture (quella tradizionale e quella occidentale imposta dalla colonizzazione) che ha segnato non solo la Nigeria ma l'intera Africa. Il titolo originale del romanzo, Things Fall Apart (letteralmente "le cose crollano") è tratto dalla poesia The Second Coming di W. B. Yeats. Nei suoi versi, Yeats si riferiva al crollo del cristianesimo (che egli riteneva imminente): era infatti convinto che la storia avesse una struttura circolare, e che il ciclo del cristianesimo (il "vecchio mondo") fosse prossimo alla fine. Riprendendo questa frase, Achebe identificava invece col "vecchio mondo" la cultura del suo popolo (gli Igbo), frantumata dall'avanzare del "nuovo" sistema di valori religiosi e sociali portati dagli inglesi.
La lingua impiegata da Achebe riflette questa dicotomia culturale. L'onnisciente voce narrante si esprime in inglese, ma nell'opera si fa anche un largo uso di termini intraducibili tratti dalla lingua igbo (di cui l'edizione originale riportava un glossario). Particolarmente ricchi di espressioni igbo sono i dialoghi. Elementi tradizionali africani si ritrovano anche nel frequente ricorso a proverbi e metafore.
MUSICHE AFRICANE / AFRICAN MUSICS
Miriam Makeba (Sud Africa)
Osita Osadebe (Igbo - Nigeria)
Prince Niko Mbarga (Camerun)
Oriental Brothers (Ibo, Nigeria)
Yondo Sister (Congo - Zaire)
Yondo Sister (Congo - Zaire)
Awilo Logomba (Congo - Zaire)
Oliver De Coque (Ibo, Nigeria)
Egedege (Ibo, Nigeria)
Youssou N'dour (Senegal)
Manu Dibango (Camerun)
Lucky Dube (Sud Africa)
Osibisa (Ghana)
Sunny Ade (Yoruba, Nigeria)
Joe Nez (Niger delta, Nigeria)
Koffi Olomide (Congo)
Na Dimama (Etiopia)
Manalemosh Dibo (Etiopia)
Yahoozee (Nigeria)
P Square (Nigeria)
1 commento:
Sono senza parole.
Seno la tua anima molto vicino alla mia con affetto.
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