venerdì 12 settembre 2008

La Magia Nera, “Juju”, in Igbo, Nigeria e Africa

Amici, nei miei tentativi di fare un po' di luce su quegli argomenti che solitamente sembrano curiosi e misteriosi sulle culture e tradizioni africane, oggi cerco di trattare un tema assai complicato per la sua natura. Oggi, quando si parla della magia in occidente si pensa a un gioco di prestigio, cioè l'abilità di un personaggio dello spettacolo di far sembrare magico o misterioso un semplice gioco eseguito con tanta abilità e trucco, oppure quelli che cercano di indovinare il passato, presente o futuro di una persona attraverso le carte. E quando ogni tanto si sente parlare di persone che praticano le cosiddette “messe sataniche”, non vengono mai collegati al tentativo dei soggetti interessati di acquisire dei poteri supremi, bensì per una semplice voglia di culto o addirittura di moda diversa.
In Africa invece la parola magia tutt'oggi rimane potente e misteriosa nel suo modo di agire, sembra aggiornarsi sempre e andare di pari passo con la modernità. Naturalmente, c'è chi ci crede di più e chi di meno, ma tocca dire che è un fenomeno riconosciuto dalle diverse credenze, e la sua esistenza è sempre stata minacciosa per molte persone. Cerco di spiegare l'origine di quello che si può chiamare “ magia” oggi dal punto di vista africano; In antichità, ogni comunità africana (almeno quella sub sahariana) aveva un tempio che rappresentava un punto di riferimento per la presenza degli dei della comunità e dei cieli, e il sommo sacerdote che se lo occupava, era solitamente scelto dagli dei stessi o in rari casi dalla comunità. Il sommo sacerdote, con i poteri conferitogli, poteva comunicare con questi spiriti ogni volta che una persona o l'intera comunità voleva sapere qualche mistero, e dall'altra parte, gli spiriti comunicavano alla comunità attraverso il sommo sacerdote. Ad esempio, ci si chiedeva in anticipo per l'esito di un'eventuale guerra contro un'altra comunità, si chiedeva perché uno aveva una misteriosa malattia, perché una morte accidentale, perché una raccolta povera, perché una persona non poteva avere dei figli, ecc. E le risposte prontamente arrivavano e sempre con delle soluzioni, spesso attraverso dei rituali, per risolvere i casi ancora in corso o per placare gli dei affinché non facciano altri mali a chi aveva sbagliato. E si facevano dei sacrifici sia per ringraziare per le grazie ricevute sia per chiedere quelle nuove. Funzionava tutto bene e tutti ci credevano, era così naturale, forse anche perché non c'erano delle alternative. Sono questi poteri quel valore aggiunto che avevano anche i “guaritori tradizionali” (maghi o dottori nativi) che, oltre a conoscere le erbe e altre cose per curare le malattie, avevano anche dei “poteri magici” per guarire o sistemare dei casi che erano considerati misteriosi e anormali, ad esempio, i malati di mente o gli impossessati.
Purtroppo, qualche sacerdote, avendo sempre questi poteri, si rivolgeva anche agli dei del male per ottenere dei poteri per fare del male alle cose e o alle persone, dietro le richieste di altre persone, e la parte diabolica di questi poteri negativi vengono classificati come la “magia nera” o “Juju”.
Dunque, la magia nera è comunemente definita come l'azione del “mago nero” che cerca di sottomettere le entità spirituali di carattere demoniaco al proprio volere (al contrario della magia bianca che opera in armonia con gli spiriti del macro e del microcosmo). Più precisamente è un'espressione della hýbris greca, ovvero della volontà di ottenere conoscenze e potere superiori a quelli permessi al proprio livello di sviluppo, attraverso una prevaricazione delle leggi dell'armonia universale. Praticamente, cerca un accordo con quegli ambiti spirituali identificati proprio con le potenze dell'opposizione Asuras, Satana, Lucifero (vale a dire le schiere demoniache) che, in cambio di alcuni atti specifici, gli forniscono quanto richiede, spesso di fare danno a cose, animali o persone. Per ottenere questo fa molto spesso uso di rituali e messe sataniche. La magia nera ha anche il semplice obbiettivo di cercare di acquisire il potere supremo.
La magia nera può essere utilizzata per danneggiare o ferire un'altra persona attraverso lo svolgimento di determinati atti anche da un luogo lontano - l'effetto di questa tecnica può essere vissuto migliaia di chilometri di distanza. La magia nera mette un blocco sulla saggezza e sull'intelligenza della persona e tutti gli sforzi per risolvere il problema vanno infruttuoso. E chi lo chiede, oltre a fare certi rituali, deve anche rispettare certe regole per farlo funzionare meglio, e chi non lo fa viene sempre punito dall'incantesimo stesso.

In Nigeria e in altri paesi africani, qualche anno fa, si diceva che il “Juju” o la magia nera era considerata molto potente e presente. Alcune persone si rivolgevano ai maghi per ottenere “Juju buono” per la loro protezione contro i “Juju cattivi”; per conquistare un uomo o una donna; per fortificare i rapporti già esistenti; ecc. Mentre, c'erano anche quelli che andavano per chiedere che i loro nemici o semplici rivali vengono resi miserabili, pazzi, poveri o addirittura morti attraverso attacchi spirituali, spesso a causa di un'ordinaria gelosia o vendetta. I rapinatori andavano per chiedere che i loro corpi fossero fortificati contro i proiettili o arresti – i proiettili non potevano entrare nel loro corpo e diventano invisibili al momento di cattura. Altri fenomeni che s'erano verificati e che tutt'oggi sembrano di esistere sono: a) Il cosiddetto "denaro di sangue": alcune persone, si diceva e credeva, potrebbero sacrificare loro mogli, i loro bambini o altri parenti solo per fare il denaro. Queste persone erano uccise ed il loro sangue convertito nel denaro. Il denaro, si dice, continua ad arrivare finché la persona continua a eseguire il sacrificio umano. E' stato comunque un fenomeno spesso usato con abuso in quanto alcune persone ricche che si accusavano di questo fatto, s'erano rivelati rapinatori, trafficanti di droga o truffatori, oppure semplici imprenditori puliti che non volevano rivelare i loro affari agli altri. b) Un'altra forma di Juju è la stregoneria che è creduta di essere il minimo rango in termini di poteri di Juju. Con Juju, non si attacca la persona fisicamente e quindi impunibile con la legge.
Il scetticismo attorno alla sua vera esistenza è spesso smorzato dalle continue testimonianze, si dice, che continuano a venire fuori dai protagonisti di questi attacchi. Alcuni lo confessano poco prima di morire, alcuni invece si pentono prima e revocano l'incantesimo per liberare le loro vittime, ovviamente, ogni mago sa come revocare il suo “Juju”, e i maghi più potenti possono revocare quelli degli altri. E oggi, molte chiese evangeliche che esistono lì sembrano di specializzarsi nel combattere questi fenomeni.

Blessing Sunday Osuchukwu

6 commenti:

Anonimo ha detto...

perdono perdono perdono....sono rimasta indietro recupero questo week end, che tu scrivi sempre cose che mi piacciono parecchio.
per ora ti lascio un salutone ed un grazie per il tuo sostegno :))

Elysa ha detto...

Grazie per aver visitato il mio blog. Il tuo è sicuramente molto interessante, ricco di curiosità e spunti. E' bello poter conoscere culture diverse partendo da diverse angolazioni. Certamente continuerò a leggere i tuoi post

Aliza ha detto...

argomento che mi fa molta paura. Io istintivamente non credo alla superstizione anche se so che la mente umana ha potere sul corpo, con l'auto suggestione. Penso che se una persona è superstiziosa è anche debole e credulona davanti alle cose che non capisce e non può controllare. Io se sto male non penso che qualcuno mi ha fatto stare male. Ti racconto un fatto che mi è capitato e mi ha fatto soffrire. Tempo fa volevo andare a trovare una ragazza che era incinta per la prima volta per festeggiare e fare gli auguri. Ho telefonato alla madre (mia parente) per chiedere quando potevo passare, la madre mi ha fatto capire che la mia visita non era gradita e che se proprio volevo andare, non portare nessun regalo perchè la futura mamma era superstiziosa. Mi sono resa conto che questo lo facevano con me perchè io, non avendo avuto figli, temevano che andassi li con invidia e portassi loro il malocchio. Penso che la paura, l'insicurezza rispetto alle incertezze della vita, portino a credere che una persona abbia dei poteri strani. Poi quando uno vuole essere cattivo e fare del male ci riesce, ma perchè è cattivo non perchè possiede poteri sovrumani.
Penso io...tu cosa ne dici?? ciao

Anonimo ha detto...

Complimenti per il tuo impegno per cambiare il volto dell'Africa.Ti auguro buon lavoro e tanta costanza nel tuo percorso.Cécile Kashetu kyenge.

Blessing Sunday Osuchukwu ha detto...

E' triste la storia che hai raccontata, purtroppo ancora si sente spesso queste cose in giro. Nel mio pensiero "Ricominciando a vivere", ho cercato di dire le cose come ne penso io, cioè che avere superstizione non può che impedirci di andare avanti.
Per quanto riguarda l'articolo, ho specificato che quasi tutte le credenze credono che esiste una forza negativa o diabolica con enormi poteri. Io ho avuto un'educazione cattolica e so come viene trattato sia dalla Bibbia sia dalla dottrina della chiesa. So anche che molte persone che pregano, spesso chiedono di essere protetti da queste forze del male per non peccare o indotto in tentazione, ma non ho certezze al 100% per dire di più al riguardo o dare una testimonianza. So solo che spesso alcune persone scambiano le cose naturali o delle fatalità umane per altre cose. Dalle esperienze vissute in Africa, è una di quelle cose che un ragazzo, diventando un adulto, si rivolge ai propri genitori per sapere le cose come stanno, e la risposta che si ottiene è quello di essere buono e giusto, attento, non perdere tempo su certi argomenti, ma nello stesso momento di farti capire che comunque ciò esiste.

Anonimo ha detto...

Salve sei molto interessato ad avere maggiori approfondimenti sulle pratiche rituali e credenze popolari Nigeriane , per tanto le sarei grato se potesse darmi ulteriori dettagli .
grazie per queste informazioni cosi particolari