La questione dell'origine dei popoli Hutu e Tutsi è un problema centrale nello studio della storia del Ruanda e, in generale, della Regione dei Grandi Laghi africani. In Ruanda, gli Hutu rappresentano la maggioranza etnica, ma i Tutsi costituiscono l'élite economica e sociale. Tradizionalmente, i Tutsi sono stati identificati come i discendenti di un popolo distinto (anche geneticamente), giunto nella regione in tempi successivi e impostosi sulle popolazioni indigene; il Corno d'Africa viene spesso indicato come possibile area d'origine di questa migrazione.
La rivalità fra questi due gruppi ha avuto la sua espressione più evidente nel genocidio ruandese del 1994, che ebbe in parte le caratteristiche di un'operazione di pulizia etnica perpretrata dagli Hutu ai danni dei Tutsi. Nonostante la diffusione dell'idea di Hutu e Tutsi come etnie distinte con origini diverse, non vi sono prove conclusive a conferma di questa tesi.
L'idea di una differenza di tipo razziale fra gli Hutu e i Tutsi è legata al primo colonialismo belga in Africa. I coloni belgi si basarono sulla semplice osservazione dell'aspetto fisico degli appartenenti ai diversi gruppi. Essi osservarono che i Twa (un terzo gruppo etnico dell'area) erano di bassa statura (come i pigmei), gli Hutu erano di media altezza, e i Tutsi erano molto alti e snelli. Inoltre, i Tutsi tendono ad avere il naso, e l'intero volto, più sottile. Studi statistici successivi confermarono queste differenze. All'inizio del XX secolo, un antropologo tedesco quantificò in circa 12 cm la differenza media di altezza fra Hutu e Tutsi; nel 1974, Jean Hiernaux riportò 10 cm di differenza media.
La tesi della differenza di origine di Hutu e Tutsi fu cavalcata dai pensatori razzisti che identificavano nella razza caucasica la forza civilizzatrice del mondo. A corollario di questa tesi, si ipotizzò che un regno strutturato e complesso come quello del Ruanda, al tempo dei primi contatti con gli Europei, potesse essere stato creato solo da un popolo di razza hamitica, ovvero di pelle nera ma originariamente affine ai caucasici, giunto nell'Africa subsahariana da nord, attraverso l'Egitto e il Corno d'Africa (soprattutto l'Etiopia). Si delineò di conseguenza la tesi secondo cui gli hamitici Tutsi avrebbero colonizzato la terra degli indigeni Hutu e Twa in epoche remote, imponendosi sulle popolazioni locali in virtù della loro instrinseca superiorità.
Negli ultimi decenni del XX secolo, nuovi elementi nel dibattito sulle origini di Hutu e Tutsi sono stati portati dall'analisi della diffusione nei due gruppi di tratti riconducibili a fattori genetici, come l'anemia drepanocitica e l'intolleranza al lattosio. Un articolo pubblicato nello Yearbook of Physical Anthropology, nel 1987, sosteneva che le ricerche di questo tipo conducevano alla conclusione che i Tutsi effettivamente non avessero le stesse origini bantu degli Hutu e di altri popoli della regione. L'anemia drepanocitica, associata all'esposizione prolungata alla malaria, è diffusa nella popolazione Hutu ma non in quella Tutsi. Analogamente, la tolleranza del lattosio (tratto tipico delle popolazioni che hanno allevato bovini per millenni) è molto più diffusa fra i Tutsi che fra gli Hutu.
Queste differenze, tuttavia, non sono considerate da tutti gli studiosi come una prova conclusiva di una migrazione dei Tutsi da altre regioni dell'Africa. Esse possono essere lette come la conseguenza di un fenomeno di microevoluzione relativo a stili di vita e alimentazioni diversi su periodi di tempo prolungati. A sua volta, non si può escludere che questa diversificazione sia stata causata dall'esposizione di parte della popolazione a influssi culturali provenienti dall'esterno, anziché da veri e propri fenomeni migratori.
Hutu e Tutsi oggi
Qualunque sia l'origine delle differenze fenotipiche e genetiche fra Hutu e Tutsi, i matrimoni misti sono sempre stati una pratica diffusa; di conseguenza, è praticamente impossibile sostenere l'appartenenza esclusiva di un qualunque individuo all'uno o all'altro gruppo. Il continuo interscambio è anche legato al fatto che sebbene i Tutsi possano essere identificati come il gruppo economicamente e socialmente dominante, esistono anche casi di Hutu ricchi e potenti e di Tutsi poveri. La guerra civile degli anni novanta ha contribuito a evidenziare la necessità di integrazione fra i due gruppi, che oggi è considerato una priorità culturale da parte di molti ruandesi.
(Wikipdia)
sabato 15 maggio 2010
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2 commenti:
questo argomento è interessante.....però bisognerebbe approfondirlo un pò!
Perchè no, impegni permettendo....
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