giovedì 24 giugno 2010

Sanremo Music Festival

The "Festival della canzone italiana" (in English: Italian song festival) is a popular Italian song contest running since 1951 and held annually from Teatro Ariston in the city of Sanremo. Usually referred to as "Festival di Sanremo", or outside Italy as Sanremo Music Festival, it was the inspiration for the Eurovision Song Contest.
For some years (from 1953 to 1971, except for 1956) each song was sung twice by two different interpreters (singer or band), each one using an individual orchestral arrangement to illustrate the meaning of the festival as a composers' competition, not a singers' competition. During this era of the festival, it was custom that one version of the song was performed by a native Italian artist while the other version was performed by an international guest artist. The festival has been used as the way of choosing Italy's Eurovision entry from 1956 to 1966, in 1972 and 1997. The festival has also launched the careers of many very famous Italian singers, most notably Andrea Bocelli, Giorgia, Mietta, Elisa, Laura Pausini and Eros Ramazzotti
The Festival is broadcast live on TV "Rai Uno" in Eurovision Network since 1955. From 1951 to 1954 it was transmitted only on "radio RAI". In the recent years, it is always held around the month of February, lasting for about one week. Normally there are preselections at different levels by experts and there are two categories of singers: "The big", the experienced, and the "giovani", the new singers.
(wikipedia, Blessing Sunday Osuchukwu)







giovedì 17 giugno 2010

Barzelletta: lettera della moglie per lasciare il marito...


Caro marito, ti scrivo questa lettera per dirti che ti lascio per qualcosa di meglio. Sono stata una brava moglie per te per sette anni e non devo dimostrartelo. Queste due ultime settimane sono state un inferno. Il tuo capo mi ha chiamato per dirmi che oggi ti sei licenziato e questa e’ stata solo la tua ultima cazzata. La settimana scorsa sei tornato a casa e non hai notato che ero stata a farmi i capelli e le unghie, che avevo cucinato il tuo piatto preferito ed indossavo una nuova marca di lingerie. Sei tornato a casa e hai mangiato in due minuti, e poi sei andato subito a dormire dopo aver guardato la partita. Non mi dici più che mi ami, non mi tocchi più. Che tu mi stia prendendo in giro o non mi ami più, qualsiasi cosa sia, io ti lascio.
Buona fortuna!
Firmato: la tua ex moglie

P.s.: se stai cercando di trovarmi, non farlo: tuo fratello e io stiamo andando a vivere a Rimini insieme

La risposta del marito..

Cara ex moglie, niente ha riempito la mia giornata come il ricevere la tua lettera. E’ vero che io e te siamo stati sposati per sette anni, sebbene l’ ideale di brava moglie, a patto che esista, sia molto lontano da quello che tu sei stata. Guardo lo sport così, tanto per cercare di affogarci i tuoi continui rimproveri. Va così male che non può funzionare. Ho notato quando ti sei tagliata tutti i capelli la scorsa settimana, e la prima cosa che ho pensato e’ stata: “sembri un uomo!”. Mia madre mi ha insegnato a non dire nulla se non si può dire niente di carino. Hai cucinato il mio piatto preferito, ma forse ti sei confusa con mio fratello, perchè ho smesso di mangiare maiale sedici anni fa. Sono andato a dormire quando tu indossavi quella nuova lingerie perché l’ etichetta del prezzo era ancora attaccata: ho pregato fosse solo una coincidenza il fatto di aver prestato a mio fratello 50 euro l’ altro giorno e che la tua lingerie costasse 49,99 euro. Nonostante tutto questo, ti amavo ancora e sentivo che potevamo uscirne.
Così quando ho scoperto che avevo vinto alla lotteria 10 milioni di euro, mi sono licenziato e ho comprato due biglietti per la Giamaica. Ma quando sono tornato tu te ne eri andata. Penso che ogni cosa succeda per una precisa ragione. Spero tu abbia la vita piena che hai sempre voluto. Il mio avvocato ha detto, vista la lettera che hai scritto, che non avrai un centesimo da me.
Abbi cura di te!
Firmato: ricco come il demonio e libero

P.s.: non so se te l'ho mai detto ma mio fratello, prima di chiamarsi Carlo.. Si chiamava Carla: spero che questo non sia un problema.

giovedì 10 giugno 2010

Africa in cifre statistiche...

Percentuale terre emerse: 20%
Abitanti: 924 milioni, 14% del totale mondiale
Percentuale della popolazione sotto i 25 anni di età: 71%
Tasso di crescita della popolazione urbana: 3,5 % l'anno
Città più popolosa: Lagos, Nigeria (16,9 milioni di abitanti)
Stato più popoloso: Nigeria (149 milioni di abitanti)
Stato meno popoloso: Seychelles (81 mila abitanti circa).
Numero di rifugiati : 15 milioni (circa)
Lingue: Più di 2000
Musulmani: 368 milioni
Cristiani: 410 milioni
Governi democratici: 19
Stati dell'Africa: 53;
Superficie: 30.263.000 kmq circa;
Estensione costiera: 28.200 km circa;
Stato più esteso: Sudan;
Stato meno esteso: Seychelles;
Montagna più alta: Vulcano Kilimanjaro (Tanzania, 5.897 metri s.l.m.);
Fiume più lungo: Nilo (6.650 km);
Lago più esteso: Vittoria (Kenya, Tanzania, Uganda, 69.000 kmq circa);
Deserto più esteso: Sahara;
Reddito: il 50 % degli africani vive con meno di un dollaro al giorno
Paese più ricco: Mauritius, con un PIL annuale pro capite 12.800 milioni di dollari;
Paese più povero: Sierra Leone, burundi,Malawi, Somalia, tutti con un PIL pro capite di 600 dollari.

(Ci possono essere delle variazioni dei dati)















lunedì 7 giugno 2010

Tanzania: cultura, usanze....

I cento e più gruppi tribali della Tanzania sono quasi tutti di origine bantu. L'influenza araba è tuttora palese nelle popolazioni delle isole di Zanzibar e Pemba, un misto di shirazi (provenienti dall'antica Persia), arabi, comoriani (provenienti dalle isole Comore) e bantu del continente, in cui predominano però questi ultimi. Gli asiatici costituiscono una minoranza significativa, specialmente in paesi e città, mentre gli europei (discendenti da coloni e immigrati) sono poco numerosi. La principale etnia non bantu sul continente è quella dei Maasai che vive nella regione nord-orientale del paese: insieme alle etnie Arusha e Samburu sono di origine nilotica. Gli Iraqw, che vivono nella zona del Lago Manyara ed intorno a Karatu, sono di ceppo cuscitico come le piccole tribù dei Gorowa e dei Burungi. Gli Hadzabe ed i Sandawe sono di ceppo Khoisan.
I tre gruppi etnici autoctoni di Zanzibar sono gli Hadimu, i Tumbatu ed i Pemba.
Gli Haya
Vivono nei dintorni del Lago Victoria, sono tra i gruppi etnici più numerosi della Tanzania. La loro lingua è affine alle lingue bantu ed a quelle nilotiche. Un tempo costituivano una delle società primitive più altamente evolute del continente. Nel XVIII e XIX secolo erano organizzati in 8 differenti regni, ognuno comandato da un potente mukama che governava per diritto divino e che formalmente possedeva tutte le proprietà, che di fatto erano suddivise in piccole comunità patrilineari. Negli anni ’20, sulla scia del risentimento verso il governo coloniale, cominciarono a riorganizzarsi e fondarono la Bukoba Bahaya Union, che originariamente ebbe lo scopo di una riorganizzazione della politica locale, ma poi si sviluppò nella African Association che si rivelò essere uno dei primi e più importanti movimenti nel cammino verso l’Indipendenza.
I Makonde
Il popolo Makonde, conosciuto per le sue sculture in legno, proviene dalla fascia settentrionale del Mozambico, da cui incominciarono le migrazioni all’inizio del XVIII secolo attraverso il fiume Ruvuma. Come molte tribù del Sud-est, i Makonde sono un popolo matrilineare presso il quale, secondo la tradizione, la donna possiede i figli ed il patrimonio ed il marito si trasferisce nel villaggio della moglie dopo il matrimonio. Sono considerati uno dei gruppi della Tanzania più strettamente tradizionali.
I Maasai
Sono pastori nomadi che ancora oggi vivono secondo gli usi e costumi di secoli fa. La loro cultura si basa sul bestiame, che soddisfa molti dei loro bisogni – latte, carne e sangue per il regime alimentare e cuoio e pelle per l’abbigliamento. La terra, il bestiame e tutto ciò ad esso collegato sono considerati sacri. La società maasai è patriarcale: gli anziani si riuniscono per decidere su questioni generali, ma è la vita del bestiame a far decidere sul comportamento. Una delle caratteristiche delle tribù maasai è il suo sistema di stratificazione Sociale basato sull’età: i maschi maasai, per tutta la loro vita, passano passaggi successivi che sono quelli della circoncisione, di giovane guerriero, di guerriero adulto, di anziano di grado inferiore ed anziano di grado superiore; ciascun grado è caratterizzato da una serie di diritti e doveri che scandiscono la vita maasai. Il gruppo più importante è quello dei moran, guerrieri da poco iniziati, che hanno il compito di difendere la vita del bestiame. Le donne hanno un grado di secondo piano e non hanno diritti ereditari.
I Pare
Abitano i monti Pare settentrionali e meridionali e provengono dal Kenya, dalla zona delle Taita Hills, dove facevano i mandriani ed i contadini. Sospinti verso le montagne dai più potenti maasai, nel corso degli anni adattarono il loro modo di vivere al terreno accidentato della montagna. Oggi sono contadini bene organizzati che coltivano cardamomo, verdura, granturco e manioca. I pare hanno la caratteristica di essere uno dei gruppi più istruiti della Tanzania e giocarono un ruolo importante nel cammino verso l’Indipendenza. La società è patrilineare: al padre viene attribuita una grande importanza sia prima che dopo la morte e tutti coloro che discendono da uno stesso maschio si sentono uniti da un destino comune. I Pare credono che i morti abbiano un grande potere e per questo hanno elaborato importanti riti concentrati sulla morte. Nei pressi di ogni villaggio si trova una zona sacra dove sono conservati i teschi di tutti i capi tribù.
I Sukuma
Costituiscono il più grande gruppo della Tanzania in quanto comprendono il 15% della popolazione. Vivono nella zona a sud del Lago Victoria: si crede che i loro antenati siano emigrati verso l’inizio del XVII secolo dall’attuale Uganda. Imparentati con i Nyamwezi, il secondo gruppo più numeroso, sono principalmente contadini ed i loro terreni sono una delle zone agricole più importanti della Tanzania. I sukuma conservano la tradizionale organizzazione del villaggio, altamente strutturata, nella quale ogni insediamento è diviso in sottogruppi sotto la guida di un capo con il quale collabora il consiglio degli anziani.
RELIGIONE:
Circa il 40% della popolazione della Tanzania è di religione musulmana ed una percentuale leggermente superiore è di religione cristiana. I musulmani sono concentrati principalmente lungo le coste e nelle isole. Il cristianesimo impiegò molto tempo a imporsi nel paese, soprattutto se paragonato alla pronta adesione che ci fu invece all'Islam e, persino dopo essere stato accettato dalle popolazioni locali (nell'Ottocento), venne praticato principalmente dalle tribù dell'interno.Il rimanente della popolazione segue religioni tradizionali incentrate sul culto degli antenati, sulla terra e su vari oggetti rituali. I maasai, ad esempio, credono nel dio Engai e nel suo messia Kindong'oi, da cui si dice discendano i sacerdoti di questa religione.
Sono presenti esigue minoranza di hindu, sikh ed ismailiti.
LINGUE:
Lo swahili e l'inglese sono le lingue ufficiali, e quest'ultima è preminente nelle attività commerciali. Si parlano pure molti dialetti locali africani, che riflettono la grande varietà etnica del paese, mentre fuori dalle città e dai paesi, le poche persone che parlano inglese sono molto meno numerose di altre regioni simili del Kenya. Si dice che lo swahili parlato a Zanzibar sia una delle forme più pure di questa lingua e parecchi viaggiatori si recano nell'isola proprio per impararlo. Oltre allo Swahili vengono parlati numerosi altri idiomi africani, che si dividono in quattro gruppi: le lingue Bantu, Nilotiche, Cuscitiche e Khoisan. La stragrande maggioranza parla lingue Bantu, mentre i Maasai parlano una lingua nilotica. Le lingue del gruppo Khoisan – il più antico – sono caratterizzate dai cosiddetti “clic” e oggi sono parlate solo dagli Hadzabe e dai Sandawe.
CUCINA
La cucina tanzaniana e quella keniota sono molto simili, con l'unica differenza che in Tanzania al posto delle patate viene servito il 'matoke' (banane da legume bollite) o, sulla costa, il riso. Anche qui come in Kenya si è diffusa l'abitudine di cucinare il 'nyama choma' (carne alla griglia), specialmente nei ristoranti con bar. Sulla costa e nelle isole di Zanzibar e Pemba si può scegliere tra un discreto assortimento di piatti tradizionali swahili a base di pesce cotto nel cocco, con o senza spezie. La birra nazionale è la Safari Lager mentre il liquore locale è simile al rum bianco, detto 'konyagi'.
(Carreblu)




sabato 5 giugno 2010

NIENTE TESTE, NIENTE CORONA....


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Una rivoluzione silenziosa è in corso nella comunità di Owerre Ebeiri nel Comune di Orlu, Stato di Imo, Nigeria. Chidi B. Uzomah, docente di “Imo State University, Owerri” e il nuovo “Eze-elect” (Principe erede al trono) per la comunità, sta protestando contro le uccisioni rituali richieste dalla tradizione, prima di salire al trono. Anche se appare come una squadra antisommossa di un solo uomo, Uzomah è sicuro di vincere la battaglia.
“Newswatch” (una rivista nazionale del paese) ha appreso che, in caso di morte del sovrano tradizionale della comunità, e l'installazione di uno nuovo, circa 34 teste umane - 16 uomini, 16 donne e un set di due gemelli di solito sono sacrificati per placare gli dei.
Questo, sostengono, permetterà al Eze (il Re o Sovrano) morto di avere un passaggio facile ed accettabile agli antenati. La comunità ha sepolto 10 Eze nella sua durata di vita e aveva compiuto i rituali. Ma Uzomah non farebbe niente di tutto questo.
Egli ha sostenuto che Dio lo ha chiamato per pulire il sistema marcio degli antenati. Ha detto a Newswatch che Dio lo sta usando per liberare il suo popolo dalla schiavitù di una cultura barbara. "Ecco perché ho lasciato il mio lavoro come preside in una università americana dove guadagnavo circa $ 200.000 all'anno. Quando furono seppelliti Ezealaeke, Eze Emenaha, il suo successore aveva prodotto 34 teste umane. Questo era l'ordine, allora. "
Nella comunità, solo gli stranieri sono morti in caso di morte del Eze. Prima dell'avvento del Uomo-bianco, esisteva un mercato di schiavi che ha fornito la maggior parte degli esseri umani per tali sacrifici. Dopo la distruzione del mercato da parte dei soldati inglesi dopo l'abolizione delle tratta degli schiavi, Guerrieri del villaggio hanno avuto il compito di fornire teste umane lontane dalle città e villaggi. "Queste persone stanno gridando a Dio oggi per la giustizia. Questo è il guaio Owerre Ebeiri si trova ad affrontare oggi. Questo male commesso sta perseguitando i cittadini di Owerre Ebeiri. Ma Dio mi ha chiamato a ripulire tutti questi rifiuti," Uzomah ha giurato.
Non è questa l'unica battaglia che Uzomah sta conducendo nella comunità negli ultimi due anni. Ha rifiutato per il culto durante i santuari nei templi degli antenati. Invece, ha portato circa 10 pastori della “Overcomes Christian Mission, Owerri,” ad abbattere alcuni dei santuari. Ha detto che i santuari sono stati utilizzati dal suo popolo per evocare malattia e di scatenare il terrore e caos su persone innocenti della zona. Egli sostiene di aver gettato via anche i demoni che coabitano con “Ofo”, il simbolo della comunità, la “Ikenga”, e le divinità “Amadioha” (simboli e i mezzi con i quali si evocano gli dei). Questo, ha detto, era quello di invocare lo spirito dei morti per colpire cittadini innocenti. Ha menzionato specificamente un demone particolare portato da “Uli” (Stato di Anambra) da una delle mogli di suo nonno. Questo demone, ha detto, ha un santuario sul lato destro del palazzo. Ogni volta che Uzomah visitava a casa, il demone avrebbe battaglia con lui, perché nessuno fa sacrifici ad essa. "Ho dovuto andare con i pastori a rimuovere il santuario e gettare via il demone. Se non si è nella linea principale della “Ezeship” (Corona), non si può conoscere ciò che sta accadendo là. "
E non era finito. Uzomah ha citato l'uccisione di un uomo giovane e promettente da Ezealaeke per i rituali. "La madre del ragazzo è andato alla piazza del paese dove ha protestato nuda. Ha maledetto l'intero villaggio che nessuno dovrebbe andare oltre l'età di suo figlio. Da allora, nessuno ha iniziato e completato una casa. Ma dopo l'esercizio della liberazione, la differenza si vede," ha detto. Ha detto Newswatch che la ribellione contro gli antenati era appena cominciato.
Ha detto che i cittadini di Owerre Ebeiri dovrebbero aspettare e vedere cosa accadrà quando il padre non ci sarà più. "Non è la mia battaglia. E' la battaglia del Signore. La battaglia, ha detto cominciato quando aveva sette anni. La storia di Uzomah è molto interessante e rivelatore. In effetti, Uzomah potrebbe passare come il gatto proverbiale con nove vite.
Due anni fa, Uzomah ha avuto un'amara esperienza. Quello era il giorno dopo l'assediò di Owerre Ebeiri con 10 pastori di Owerri. Dopo l'esercizio di liberazione, Uzomah è stato attaccato spiritualmente. "Ho visto caproni spirituali volando dentro la mia macchina e sono svenuto.” In seguito è stato soccorso e portato in chiesa per le preghiere. L'incidente non ha scoraggiato Uzomah dalla rivoluzione che ha intrapreso.
Uzomah è il 12° principe ereditario. L'istituzione tradizionale di Owerre Ebeiri è ereditaria. Newswatch è stato detto che coloro che hanno cercato di alterare il sistema di successione aveva incontrato la morte istantanea. Una storia è stato raccontata di un Okwara Orisakwe che ha cercato di dirottare il trono con la pretesa di essere il capo della famiglia reale. Ha anche contestato la Ezeship in tribunale tra il 1980 e il 1985 e ha perso. In seguito morì misteriosamente.
Il lignaggio è rigorosamente rispettata che quando Eze Uzomah Nzeukwu morì nel 1936, l'erede apparente, Benjamin Uzomah (l'attuale Re, padre di Chidi) aveva solo 12 anni. Un certo Nwadike Okwara Ukoma, ora morto, è stato nominato per rappresentare Uzomah fino a diventare di età. Ukoma rispondeva Uzomah fino all'età di 24 anni, quando il primo si fece da parte. Ora (Benjamin) Uzomah è 78 anni e cieco. Al fine di mantenere il lignaggio, Uzomah coronò Chidi due anni fa. In una grande cerimonia dove hanno partecipato molti figli importanti del comune, compresi i rappresentanti del Governatore Achike Udenwa dello stato di e di Presidente della Nigeria, Olusegun Obasanjo, Il vecchio re, Benjamin, trasferì la corona a Chidi Uzomah, come la tradizione richiedeva. "Nella Bibbia il re Saul era vivo quando David fu coronato. Saul era vecchio e inefficiente è per questo che Davide fu coronato. Così anche mio padre è vecchio e cieco, ed è il motivo della mia unzione. Mio padre ha effettivamente preso la corona dalla sua testa e l'messa sulla mia pubblicamente. Ci sono fotografie e videocassette sulla cerimonia ", ha sottolineato Uzomah.
Era tutto quello necessario che Uzoma aveva bisogno per lanciare la sua rivoluzione contro una tradizione che vive di sacrifici umani. Da quando ha iniziato la sua ribellione contro gli antenati Uzomah ha attirato più nemici che amici. Uzomah non ha mai conosciuto la pace nella città. Molti figli di spicco di Owerre Ebeiri sono messi a contendere la corona da lui. Lo accusarono di aver dissacrato e distruggere l'istituzione tradizionale della comunità. Uzomah ha detto che questi uomini hanno utilizzato tutti i mezzi disponibili, nel tentativo di eliminare lui e prendere in consegna la corona in modo che possano continuare le atrocità dei loro antenati. Tutti gli sforzi da parte degli anziani della comunità per risolvere il problema non è riuscita.
Uno tra i contendenti era un certo Nnabuife Gilbert. Uzomah ha a Newswatch che Nnabuife ha usato la morte di suo figlio per invitare il temuto “Bakassi Boys di Aba” (le guardie) per eliminare lui (Uzomah). Egli disse che Nnabuife ha pagato “Bakassi Boys” N1.5 milioni (circa €10.000) per fare il lavoro sporco. Il “Bakassi Boys” arrestarono lui e altri quattro, ma invece di ucciderlo, hanno richiesto N100, 000 per la loro liberazione. Hanno pagato. Ha detto che ha allertato gli agenti della sicurezza per la minaccia alla sua vita, ma è stato ignorato.
Uzomah ha parlato anche di un certo Hilary Mbachu, il parroco di “Saint Martin's” la Chiesa cattolica di Owerre Ebeiri, un indigene della città come una delle persone che istigava l'opinione pubblica contro di lui con l'obiettivo di strappare la corona da lui. Mbachu, ha detto, utilizza l'altare di Dio come una piattaforma per provocare divisione tra indigeni della città. Egli ha anche accusato uno Anslem Ikegkwuoha di incitare i fedeli della religione tradizionale contro la sua ascesa al trono. Uzomah ha sostenuto che il giorno della sua investitura come il 12° principe ereditario, Ikegwuoha e i suoi sostenitori hanno tentato di interrompere la cerimonia, "ma quello che gli è successo poi lo ha costretto a fuggire dal villaggio. Molti di loro volevano essere Eze per continuare il male dei loro antenati. "
Tutti gli sforzi per individuare Ikegwuoha, Okwara e Nnabuife dimostrato abortivo, come si dice che hanno viaggiato al di fuori dello Stato. Tuttavia, quando Newswatch poi ha risalito a Mbachu a “Saint Martin's” Chiesa cattolica, Martedì 4 giugno, non ha voluto commentare insistendo sul fatto che doveva ottenere l 'autorizzazione dal Vescovo di Orlu, diocesi cattoliche della città.
Christian Amadi, Ishimbi di Owerre Ebeiri ha negato la conoscenza di tale pratica, come l'uccisione durante la sepoltura o l'installazione degli Eze nella comunità. L'uomo di 86 anni, ha anche insistito che non c'era nella storia della città, dove è stata registrata la tradizione del genere. Ha accusato Uzomah di portare sollevare tali sentimenti per accrescere la sua notorietà. "Tutto quello che abbiamo sentito è che il nostro popolo sono stati molto coinvolti nella tratta degli schiavi prima che i soldati inglesi hanno invaso il mercato e demolito il mercato, “Orie”. D'allora Owerre Ebeiri è stata una comunità cristiana ", ha detto a Newswatch.
Il padre di Uzomah ha detto a Newswatch che nessuno ha il diritto di distruggere le divinità o di qualsiasi pratica tradizionale stabilito dalla antenati. Egli sosteneva che la distruzione di tali tradizioni significherebbe la perdita di identità della comunità. Newswatch ha appreso che egli aveva fatto tutte le cerimonie per ripristinare il culto e il servizio di quelle divinità settimane dopo Uzomah li aveva distrutti.
Tuttavia, Uzomah ha una manciata di sostenitori nella crociata che ha intrapreso. Molti indigeni della zona, che non vorrebbero i loro nomi menzionati, hanno confermato l'esistenza di tale barbara tradizione della zona. Essi temono che Uzomah potrebbe fallire nella crociata per abolire la cultura soprattutto con gente del calibro come quelli dei suoi oppositori.
Canice Okorie, ha detto che la pratica di uccidere esseri umani in nome della cultura o tradizione non va presa alla leggera. Ha detto a Newswatch che era a conoscenza di tali pratiche in diverse parti di Igboland e oltre. Ha dato gloria a Uzomah per il suo sforzo per sradicare questa tradizione in città. "Devo congratularmi con lui per il suo coraggio di affrontare la pratica obsoleta. Io condanno tali tradizioni, dobbiamo uscire dalla schiavitù della schiavitù tradizionale per permetterci di affrontar il futuro. Chiunque sta usando la rivoluzione come uno stratagemma per contestare il trono sta sprecando il suo tempo", ha assicurato. Okorie ha equiparato anche quello che è successo in Calabar in cui il presente Obong ha rifiutato di essere guidati da certe norme tradizionali quando ascese al trono alla situazione in Owerre Ebeiri.
Lui, invece, ha chiesto al governo di intervenire e "fermare questa pratica diabolica" associati con l'incoronazione di Eze nella comunità.
(Newswatch)

venerdì 4 giugno 2010

Kenya; Storia, Culture, Tradizioni...

Il Kenya (in swahili Jamuhuri ya Kenia, in inglese Republic of Kenya; oppure Kenia) è uno Stato dell'Africa Orientale, confinante a nord con Etiopia e Sudan, a sud con la Tanzania, a ovest con l'Uganda, A nord-est con la Somalia e ad est con l'oceano Indiano. Nairobi ne è la capitale e la città più grande.
Numerose città costiere del Kenya furono fondate dagli arabi che, a partire dal IX secolo d.C., intrattennero intensi rapporti commerciali con i gruppi indigeni bantu. Dall'incontro tra i due popoli nacque la cultura swahili, contraddistinta da due elementi di unificazione: la lingua kiswahili e la religione islamica.
Gli agricoltori kĩkũyũ, etnia del gruppo bantu, rappresentarono subito il gruppo più potente e numeroso del territorio; la loro supremazia non fu mai messa in discussione dai maasai come vorrebbe la tradizione popolare. I Masai sono un popolo nilota che arrivò nell'odierno Kenya nel XVII secolo, per occupare il loro territorio attuale verso il 1750. Questa data è ottenuta contando a ritroso i gruppi di iniziazione, i cui nomi sono ricordati oralmente senza eccezioni da tutti i clan Masai. Furono i kamba, popolazione agricola interposta tra la costa e il centro del paese, ad utilizzare storie sulla presunta ferocia dei Masai per evitare che troppe carovane di mercanti raggiungessero l'interno, togliendo loro il ruolo di mediatori nei commerci tra la costa e le regioni interne.
Nel secondo dopoguerra i kĩkũyũ lottarono aspramente per conquistare l'indipendenza (molti di loro parteciparono alla celebre rivolta dei Mau-Mau). L'indipendenza fu ottenuta il 12 dicembre 1963 e le elezioni di quell'anno portarono Jomo Kenyatta, uno dei leader indipendentisti, alla presidenza del paese.
La popolazione è suddivisa in più di settanta etnie, appartenenti a quattro famiglie linguistiche: i bantu, i nilotici, i paranilotici e i cusciti. Un tempo il paese era abitato da gruppi stanziati lungo la costa e, nelle regioni interne, dai masai, che oggi vivono soprattutto nelle regioni meridionali. Attualmente l’etnia più numerosa è rappresentata dal gruppo bantu dei kikuyu (21% della popolazione); altri gruppi relativamente numerosi sono i luhya (14%), i kamba (11%), tutti di lingua bantu, i luo (13%), di lingua nilotica, e i kalenjin (11%), paranilotici. Nel paese vivono inoltre esigue minoranze di asiatici, europei e arabi.
L'appartenenza religiosa è così composta: anglicani e quaccheri 45%, cattolici 35%, musulmani 11%, religioni tradizionali 9%. Altri includono induismo, sikhismo, jainismo e il credo di bahá'í. Il Kenya contiene il più grande gruppo di quaccheri in una singola nazione.
Una tradizione molto diffusa dei Masai sono le danze con salti. Questi balli vengono utilizzati nelle cerimonie di benvenuto e nelle feste. Incominciano con accendere un grande fuoco e poi iniziano a saltare, prima in modo normale poi sempre più in alto finché non raggiungono un'altezza elevatissima. I Masai erano una popolazione di persone basse e magre e questo gli permetteva di saltare molto. Con l'arrivo di italiani e europei questa tradizione sta scomparendo perché i Masai hanno cominciato a cambiare la loro tradizione, per fortuna qualcuno sta ancora tenendo in mano la loro identità culturale. Un altro costume tipico dei kenyani è l'allungamento del lobo dell'orecchio. Iniziano con i bucarsi le orecchie e poi a mano a mano mettono dei cerchietti dentro il lobo finché non raggiungono grandezze dei cerchi grandissimi. Dopo tolgono i cerchietti e si arrotolano il lobo sull'orecchio e rimettono i cerchi solo nelle feste. I cerchi possono cambiare aspetto rispetto alla classe sociale: il capo tribù ha i cerchi dorati il figlio adornato di perline (tipiche nel Kenya) e tutti gli altri hanno questi dischetti di bronzo rivestiti in pelle.
(Wikipedia)





martedì 1 giugno 2010

BUONA FESTA DELLA REPUBBLICA A TUTTI!!!

Il 2 e il 3 giugno 1946 si tenne, infatti, il referendum istituzionale indetto a suffragio universale con il quale gli italiani venivano chiamati alle urne per esprimersi su quale forma di governo, monarchia o repubblica, dare al Paese, in seguito alla caduta del fascismo. Dopo 85 anni di regno, con 12.718.641 voti contro 10.718.502 l'Italia diventava repubblica e i monarchi di casa Savoia venivano esiliati.
Il 2 giugno celebra la nascita della nazione, in maniera simile al 14 luglio francese (anniversario della Presa della Bastiglia) e al 4 luglio statunitense (giorno in cui nel 1776 venne firmata la dichiarazione d'indipendenza).
In tutto il mondo le ambasciate italiane tengono un festeggiamento cui sono invitati i Capi di Stato del Paese ospitante. Da tutto il mondo arrivano al Presidente della Repubblica italiana gli auguri degli altri capi di Stato e speciali cerimonie ufficiali si tengono in Italia.
Prima della fondazione della Repubblica, la festa nazionale italiana era la prima domenica di giugno, anniversario della concessione dello Statuto Albertino.
Con la legge 5 marzo 1977, n.54, soprattutto a causa della congiuntura economica sfavorevole, la Festa della Repubblica fu spostata alla prima domenica di giugno. Solamente nel 2001 su impulso dell'allora Presidente della Repubblica, Carlo Azeglio Ciampi, il secondo governo Amato, con la legge n. 336 del 20 novembre 2000, riportò le celebrazioni al 2 giugno che divenne nuovamente festivo
(Wikipedia)