sabato 29 novembre 2008
Natale in Igbo, Nigeria, Africa........... (1° parte)
In Igbo – Nigeria – Africa, il Natale, come d'altronde in quasi tutte le parti del mondo, è ormai diventato la festa più importante o più celebrata dell'anno, sia per i cristiani, sia per i non cristiani. In Africa, è sicuramente la festa meglio celebrata “in famiglia”, nel luogo di nascita, e meglio ancora s'è nei villaggi. In questo periodo, gli Igbo, che sono emigrati nelle altre città della Nigeria, del continente e del mondo, sono attesi dalle loro diverse famiglie, e ritornare a casa per festeggiare il Natale rimane uno dei regali più importanti che si possa fare ai propri genitori e agli altri parenti a casa. Chi non si fa vedere per tutto l'anno è automaticamente condonato da tutti se al Natale riuscisse a farsi vivo.
Il clima è quello del “harmattan”, una specie del nostro “inverno”: la temperatura oscilla tra 20°C e 33°C , l'aria è fresca e asciutta (si può mettere la felpa), e non piove quasi mai in quel periodo di stagione secca. L'albero di Natale è solitamente situato all'inizio della stradina che conduce ad ogni casa, formando una specie di arco: fatto da due rami dell'albero di palma, le foglie sono raccolte a forma di treccine e poi decorato con un fiore particolare della stagione.
L'atmosfera è molto vivace e gioiosa, si rincontrano delle persone che non si vedevano da tanto tempo, si va da casa a casa per salutare gli anziani e a portagli dei regali. Non esiste una propria tradizione dello scambio dei regali tra amici e parenti, ma i genitori hanno il compito di fare dei regali ai più piccoli della famiglia: consiste solitamente in nuovo abito, scarpe, orologio e capellino.
Poi, i figli che stanno meglio economicamente fanno i regali agli altri membri della famiglia.
Il giorno di Natale inizia con la solita lunghissima messa celebrata nella chiesa della comunità per i più credenti – molti vanno solo per farsi vedere con i nuovi vestiti che vanno messi per la prima volta in quel giorno - mentre gli altri restanno a casa per cominciare a preparare per il pranzo di Natale: c'è chi macella il pollame, chi la capretta e chi la muca, molti dei quali sono stati allevati in famiglia da tempo. Insomma, qui si fa come si dice da noi: “Tagliarsi la giacca secondo la propria misura”. Il piatto tipico per il pranzo è il riso: in bianco accompagnato con il sugo fritto, uno dei simboli è quando si sente il classico rumore delle cipolle che vengono immerse nell'olio bollente e vedere il fumo che esce dalla cucina di ogni casa. Si mangia e si beve tanto, cercando di onorare degli inviti dalle case intorno e come al solito è vietato dire “ho già mangiato”................. (continuare nella 2° parte)
Blessing Sunday Osuchukwu
Natale in Igbi,Nigeria, Africa 2° parte....
Ovviamente, anche il nostro Natale inizia dalla vigilia, ma in maniera un po' diversa: oltre alla “messa di mezzanotte”, l'associazione giovanile del villaggio solitamente va da casa a casa cantando il canto di Natale e in ritorno riceve diverse donazioni da ogni famiglia, soprattutto in denari, che saranno poi utilizzati per i progetti dell'intero villaggio. Il periodo natalizio è considerato il classico per cercare dei fondi sia da parte della chiesa di ogni comunità (un insieme di un certo numero di villaggi), sia dalle diverse organizzazioni che ci sono, ma sempre per le opere di utilità pubblica: scuola, strade, chiesa, acqua, ecc. Il “bazar” - una vendita di beneficenza – viene organizzata dalla comunità, di solito il 26 dicembre: consiste nel vendere all'asta, ai più benestanti, degli oggetti vari donati dalle persone di buona volontà. In quel giorno viene anche organizzato vari tipi di giochi ed altre attività di divertimento per i bambini.
E' indubbiamente anche il momento dell'anno più dedicato ai numerosi festival e alla socializzazione interpersonali, tra i villaggi e tra le comunità, attraverso balli tradizionali e incontri sportivi. Mentre le donne di ogni villaggio si presentano con nuovi canti e balli che vanno eseguiti in costumi tipici, uguali per tutti i membri, gli uomini invece si presentano con balli “mascherati” eseguiti in forma di carnevale. Le attività festive offerte variano da un villaggio all'altro ed offrono decisamente degli spettacoli memorabili, forse il periodo più consigliabile per una visita turistica.
Le attività sportive svolgono ruoli molto importanti per determinare i villaggi o le comunità più forti dal momento in cui non ci sono più le guerre armate tra di loro, per fortuna. Ed esse consistono nella “lotta greco-romano” e più modernamente nel gioco di calcio. Di solito, le persone benestanti donano dei trofei da contendere tra i vari villaggi e le varie comunità. Gli emigrati sono naturalmente considerati “benestanti” e quindi tanto è preteso da loro. E' il momento per le riconciliazioni tra le persone e tra le famiglie. Molte celebrazioni matrimoniali, sia tradizionali, sia di chiesa sono programmate in questo periodo e tradizionalmente non ci sono mai un numero limitato di persone invitate, perché più persone ci sono, più è considerato di successo.
Tradizionalmente, il nostro capodanno è ormai come all'occidente: si organizzano delle feste per ballare e divertirsi. A mezzanotte si buttano vecchie cose, si fanno i botti, si fanno delle risoluzioni che saranno poi difficilmente rispettate.......
Blessing Sunday Osuchukwu
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20 commenti:
è bello il Natale, è proprio la festa della famiglia e della casa.
In nessun altro periodo dell'anno si addobba la casa con tanta cura per rendere piacevole lo stare assieme.
Io, se Dio vuole, lo passerò con mio marito, i miei genitori, i miei fratelli e i loro figli. Ho dieci nipoti (in realtà 9) aspettiamo la nascita dell'ultima nipotina pochi giorni prima di Natale. Tu cosa farai? vai a Londra dai tuoi fratelli oppure in Africa...paliamo dei progetti per ora...ciao amico, buona domenica A
ti sei messo nella mia lista blog,
c'è un posto per te, A
Che bello! Vedere come, in diverse tradizioni, i gesti comuni siano così simili! Il Natale è un momento da passare in famiglia e la tradizione del "mangiare tanto" accomuna le festività di differenti aree geografiche! E' molto bello quello che tu fai, il fatto che ci racconti sempre tradizioni e usanze che non avremmo quasi possibilità di conoscere altrimenti! Grazie!
Buona domenica!
;-)
Blessi che bell'atmosfera! Riunirsi tra parenti è anche qui tradizione,non importa se non ci si vede tutto l'anno e questo non mi piace!
A volte si è costretti a stare con persone che...,lasciamo perdere.
Per me Natale è solo festa d'amore...e Natale dovrebbe essere tutti i giorni!
è bello leggere le tradizioni degli altri paesi.... mi sembra che l'atmosfera sia molto gioiosa, la temperatura perfetta, il comune denomimatore è cmq il piacere di stare insieme ....
Attraverso amici in comune sono arrivato a te..mi piace il tuo blog, mi da l'impressione di vivere in diretta,costumi e tradizioni del tuo paese.
Buonanotte.
il natale che descrivi mi piace molto... mi piace molto meno quello che si festeggia qui da noi.... troopi sprechi troppi consumi inutili e troppo troppo egoismo...
Ciao Blessing, leggendo le vostre tradizioni, ho pensato a quando ero piccolo in un paese del sud, anche noi ci trovavamo in tanti fra amici e parenti ed era grande allegria. Oggi purtroppo non c'è più quel entusiamo di una volta è diventata una festa consumistica.
Invece da come spieghi le vostre tradizioni mi sembra che quell'entusiamo da voi esiste ancora,
Ti auguro una buona Domenica
Ciao Salvo
@ Tutti,
Buona domenica a tutti e grazie di essere passati a trovarmi.
@ Salvo,
Sì, cmq anche da noi qualcosa sarà cambiata, ma indubbiamente rimane tutt'ora forse la più "umana" e solidale.
Uno dei miei giorni più amari in Italia è stato il primo Natale qui: ero solo nella mia stanza e non sapendo dove andare e cosa fare.... ho cominciato a studiare:(
PS: Sono passato diverse volte da te per salutarti, ma ogni volta il sistema mi segnala che ha trovato un virus e poi mi chiede di chiudere. Succede solo a me?....controllare....
Ciao!
Grazie Blessing della segnalazione.
Ho fatto una scansione generale del sistema e risulta pulito.
Un caro saluto
Salvo
caro Blessing, ho visto con piacere che mi segui, mi dispiace molto delle notizie che leggo tra ieri e oggi sulla Nigeria. Molte vittime purtroppo, è davvero una guerra religiosa?? o è una guerra civile.
Spero tanto che non sia dove abitano i tuoi parenti, la Nigeria è un paese abbastanza vasto...non so, certo è terribile quello che sta succedendo, aspetto notizie più precise da te, ti abbraccio A
Ciao Blessing, ho letto sul giornale quello che sta succedendo in Nigeria....che tragedia, spero che i tuoi parenti non abitino negli immediati dintorni.
Che Natale amaro....
Grazie per essere passato!
A presto.Syl
@ Aliza e Syl
Vi ringrazio di cuore per la vostra solidarietà: la violenza è accaduto nella città di Jos, capitale dello stato di Plateu, che sta nella parte settentrionale del paese (di maggioranza musulmana), mentre io provengo dalla parte sud-orientale del paese - di maggioranza cristiana. Lo stato è uno degli stati nigeriani che ha i suoi cittadini divisi da queste due religioni, e tutt'oggi rimane uno dei problemi gravi del paese. Solitamente, a soffrire maggiormente di queste violenze sono gli igbo che emigrano in queste città del nord. Il fatto che un cristiano, nel suo paese, possa essere imposta con le leggi di "Sharia" rimane tutt'ora un "rospo" molto difficile da digerire da molte persone.
molto bella l'usanza del regalo fatto da chi sta meglio a chi sta peggio...senza falsi sensi del "dovere"...
:)
Bibi
un Natale che come regalo più grande, prevede il ritorno in famiglia delle persone lontane, è sicuramente un Natale con i valori più grandi, chissà se anche da noi restano i valori più grandi...ogni volta che arriva Natale a me viene tanta tristezza....vedo gente frenetica alla ricerca di regali..ma spesso non hanno un sorriso nel volto, ne la gioia nel farlo!
A me Natale mi porta tanti ricordi di bambina..Anch'io ho vissuto l'infanzia da abbandonata...sono stata in collegio e la mia mente di bambina ha sempre riufiutato quel grande portone chiuso..Natale lo si aspettava con ansia, si ritornava a casa per quindici giorni, poi nasceva il bambinello e sempre pregavo cosi...mio bel bambinello, fammi uscire da questa prigione..aspettavo con la fede che solo i bambini possiedono.
Evidentemente il bambinello aveva altro da pensare..perchè dal collegio sono scappata a 15 anni, sono entrata a 4
Non lo so perchè ho scritto questo.
Ciao e buona settimana.
Bellissime tradizioni...buona settimana amico mio
Certo che deve essere strano festeggiare il Natale con quella temperatura...
Buona settimana! ;-)
Io ricordo l'attesa per leggere le letterine di natale!quelle che facevamo a scuola..con tutte le promesse di essere più buoni!Con quella carta sottile,quasi trasparente..
Si nascondevano sotto il piatto..la sera della vigilia!
Non si scrive più...
Sembra un Natale più vero ma forse anche da noi chi vuole riesce a trovare nel Natale la possibilità di sentirsi tutt'uno con gli altri. Certo, non sono tanti coloro i quali si sentono così.....
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