Ciao Babbo
Fu una tragedia enorme
Un’eclisse totale a mezzogiorno
Un intero popolo perse il suo simbolo
Il leone decise di andare a dormire
Il cielo richiamò il suo missionario prediletto
Africa vide bruciare dieci delle sue biblioteche
Le teste delle mie madri erano state rasate a zero
L’intera comunità è ancora in lutto
A cinquemila chilometri da casa,
ero distrutto nel mio dolore
E poi s'era festeggiata una vita ben vissuta
Tredici anni passati mi sembrano tredici giorni
La mia anima continua a vagabondare
senza la sua guida naturale
In attesa di rincontrarci per non separarci più...
Babbo, mi manchi assai.
Blessing Sunday Osuchukwu
20 commenti:
è bellissima questa poesia...mi ha emozionato...e forse ingenuamente ti dico e mi dico che le persone care, tutte le persone non muoiono, cambiano solo di posto fratello...ti sembrerò infantile, ma io lo credo veramente...Un bacio Blessing.
Blessi il babbo ti è vicino e ti protegge.E' solo invisibile e non vuole che tu soffra.
Stringiamoci stretti in un bel girotondo intorno ai nostri cari.
Un ricordo davvero toccante.
come al solito, hai saputo con semplicità, pizzicare le corde dell'anima....
Molto tenera questa poesia. Complimenti per la sensibilità!
sei bravissimo Blessing con le parole e i sentimenti. Da questa poesia traspare un mondo di persone e sentimenti, fai bene a stare in attesa di riunirti a tuo padre, la vita è eterna. Un abbraccio A.
P.s. spiegami (se non sono indiscreta) perchè dici:
"Un intero popolo perse il suo simbolo"
è solo un modo di dire oppure...ciao
Buona Domenica a tutti!
@ Aliza,
Beh, mio padre è stato il più anziano della mia comunità per tanti anni prima di mancare, e quindi è stato un punto di riferimento per tutti per quanto riguarda la nostra storia e quant'altro. Devi sapere che nei villaggi africani ogni anziano rapresenta qualche bibliotecca che non ci sono.
Inoltre, in quell'epoca, mio padre è stato uno dei primi, e pocchi, a studiare e a lavorare con i primi missionari e ingegneri europei. Grazie a lui, la mia comunità ha potuto avere la sua autonomia dalle altre comunità, avere la prima scuola, la chiesa, l'elettricità, telefono, ecc.... i figli dei poveri hanno potuto studiare, le vedove venivano assicurate almeno i normali pasti giornalieri..... tutto oggi rimane il mio mito.
Ciao amica mia!
Mi sembra che tuo padre ti accompagni ancora e ti sia più vicino di quello che pensi, se tu, per altre vie, stai continuando la sua strada...la sua filosofia di pensiero!
Ciao Blessing, posso solo intuire la tua nostalgia e il dolore dell'assenza e per questo non ti dico che ti capisco, perchè il dolore di ciascuno rimane irraggiungibile agli altri...nemmeno noi riusciamo bene a spiegarne l'intensità di questo sentimento, forse solo la poesia può avvicinarsi a tanto!
Ti auguro una buona serata!
...ora capisco tante cose di te amico mio, sei degno figlio di tuo padre...non è vero che non hai la sua guida, perchè lui vive dentro di te e in quello che fai, sei l'evoluzione di quello che lui è stato, sarebbe orgogliosissimo di te!
P.S.: scusa l'intromissione ;) ma quanto sento queste bellissime storie mi appassiono molto.
ciau ciau.
emozionante,amico mio...nel Tuo vagabondare Lui ti è sempre al fianco....Un abbraccio
si capisce che è stato una persona importante non solo per la famiglia ma per tutto il villaggio. una persona illuminata, saggia e moderna direi. Come si chiamava di nome tuo padre, grazie ciao A.
@ Aliza
Si chiamava Dennis Okoro Osuchukwu
Ciao!
adesso lo conosco anch'io...buona settimana A.
Ciao Blessing,
ho appena scoperto il tuo blog e mi piace tantissimo! Specialmente i post sulla cultura igbo/africana/nigeriana e le tue poesie. Posso postarle e linkarti sul mio blog? Quest'ultima poesia poi è molto toccante: il babbo è una figura importante anche nella mia vita.
Grazie per avermi interessato, stimolato e commosso in una serata un po' triste (mi sono appena trasferita in un paese e in una città nuova, dove conosco poca gente e non capisco bene come si relazione la gente, una situazione che tu hai vissuto prima di me, quindi puoi capire).
Un abbraccio, continua così! Passa dal mio blog se vuoi,
Stefania
Ciao Stefania,
Grazie mille per i complimenti che ricambio sinceramente. Mi fa piacere che hai trovato delle cose che ti sono piaciute.
Mi dispiace tanto per la tua tristezza, ma devi sapere che è sempre così all'inizio ma poi passerà, dopo avrai anche tu gli amici e le cose che ti aiuteranno a passare il tuo tempo libero con allegria.
Devi sapere che sono venuto a studiare in Italia proprio da Londra, per l'amore che ho per la sua storia e per l'archittetura, e tutt'oggi alcuni miei famigliari non vogliono perdonarmi per quella decisione, in quanto le cose sono decisamente meglio per gli immigrati lì - ancora oggi, ho una sorella e un fratello molto più grandi di me a Londra, e continuano a dirmi di abbandonare l'Italia, ma non ci penso neanche...cmq non so per quanto tempo resisterò ancora, visto gli ultimi sviluppi qui.
Quindi, devi sapere che nessuna condizione è permanente, e che dopo la pioggia esce il sole - quasi sempre:)) Poi quando ti trovi in quella situazione, puoi sempre metterti in contatto con me, con noi. qui siamo tutta una famiglia:))
Un abbraccio!
Buon inizio settimana blessi!
bellissima poesia, e bellissima anche la spiegazione delle biblioteche viventi.... che meraviglia l'AFRICA
Grazie per le bellissime parole Blessing, sei proprio una benedizione...
La Gran Bretagna è bellissima per alcune cose, la tolleranza della gente per esempio, ma per simpatia e stile di vita l'Italia non la batte ancora nessuno. Mi sto piano piano adattando, era più facile quando ero in Erasmus in Scozia perché tutti erano studenti internazionali come me. Nuovo lavoro, nuovo paese, nuova casa e nuova città sono una bella sfida... ed hai ragione: devo essere ottimista!
Hai ragione nel dire che la situazione degli immigrati qui è molto migliore. Io guardo con stupore la multiculturalità di questo paese, quasi con invidia sapendo che l'Italia ha ancora tanta strada da fare. Io sono di Treviso, quindi potrai ben capire che di episodi di razzismo ne ho visti a bizzeffe... E' infatti uno dei motivi per cui me ne sono andata, insieme all'incapacità di trovare un lavoro stimolante e che mi permettesse di non essere più una "bambocciona"!
Continua a postare come hai fatto finora, io continuerò a seguire con interesse il tuo blog. Ha ragione Calendula: che meraviglia l'Africa. Oggi ho preso in prestito dalla biblioteca "Purple Hibiscus" di Chimamanda Ngozi Adichie! Ho già letto "Half of a Yellow Sun" e mi è piaciuto moltissimo, quindi spero che non mi deluda. Evviva la letteratura africana!
Baci,
Stefania
Stupenda lirica, Blessing, emozionante.
Anche io sento le persone care che non sono più qui con me, ugualmente vicine, in modo diverso, ma vicine.
Le tengo strette nel mio cuore, nei miei pensieri, ugualmente con me, per sempre.
Ciao!Syl
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