mercoledì 3 dicembre 2008

A proposito di scrivere una lettera a Natale, un bambino......



Caro amico ti rispondo


Caro amico, sono molto contento di sentire che stai bene. Anche io sto bene, nel senso che respiro ancora.
Io continuo a non dormire bene la notte, ho la febbre molto alta e la tosse è diventata insopportabile.
Mia mamma dice che non sa che malattia ho e che non può portarmi dal dottore perché qui solo i ricchi ci vanno.
Dice che l’unica medicina che può permettersi è la preghiera che dice ogni giorno a Gesù bambino.

Mi fa piacere sentire che da voi a scuola va tutto bene e che sei anche bravo.
Qui sono dieci mesi, ormai, che non ci vado, non solo per la guerra e la mia malattia ma anche perché la maestra dice che nessuno la paga da oltre un anno e per sopravvivere lei ha dovuto abbandonare il mestiere.
Mio padre è tanto felice perché così non posso più sprecare i soldi per la matita e il quaderno .
E poi dice che a otto anni dovrei già trovarmi un lavoro per aiutare la famiglia.

Ma che bello sentire che hai festeggiato bene la festa di Natale e che hai ricevuto anche dei bei regali dai tuoi genitori e da Babbo Natale.
Io so poco di Natale ma so ch’è una festa molto importante perché è l’unico giorno dell’anno che mangio un pezzettino di carne, e che ho il permesso di giocare per un paio di ore di fronte a casa mia.
Per quanto riguarda i regali, non mi lamento perché so che sarà costato un enorme sacrificio ai miei non farmi lavorare nei campi quel giorno.
E poi capisco Babbo Natale, chiunque al posto suo ci penserebbe due volte prima di attraversare il cielo di un continente con decine di guerre civili!

No, non conosco né computer né Internet e nessuno nella mia città conosce quelle parole, anzi, dicono che non esistono nel nostro vocabolario.
Gradirei molto sé nella tua prossima lettera mi potessi mandare una matita e un foglio di carta per risponderti.
E se non mi sentirai più, vuol dire che non c’è l’ho fatta a superare la prossima stagione delle piogge che, ormai, è alle porte.
Perché mi dicono che molti bambini africani che hanno gli stessi sintomi che ho io ultimamente sono volati al cielo in massa e io ho paura di volare.
Salutami i tuoi amici e compagni europei,
Ciao amico mio, ciao dall’Africa!

Blessing Sunday Osuchukwu (Le lacrime degli angeli)

17 commenti:

Domenico ha detto...

se riflettiamo su queste cose comprendiamo che questa è una vita ingiusta , che "almeno secondo me " può non essere ingiusta se giustificata da quell'essere supremo che ci ha promesso speranza giustizia e fratellanza per tutti i popoli.
con affetto e stima Domenico

DolceBuba ha detto...

è triste tutto ciò che accade in certe zone dell'Africa.... Il divario con i paesi industrializzati è abissale, qui si sprecano così tanti soldi.... si potrebbe fare tanto, invece... E' giusto che ogni tanto nei tuoi post "rinfreschi" un po' la memoria...

Aliza ha detto...

Caro Blessing, con la tua lettera mi hai riempita di senso di colpa, colpa di essere nata nella parte del mondo dove regna l'egoismo e l'attaccamento al denaro, cose che non danno la felicità ma fanno vivere più comodamente. C'è chi piange perchè non ha il cibo e le medicine e c'è chi piange perchè non può andare in montagna a Natale. Questo è un mondo pazzo, io prego Dio che risvegli le coscienze dei responsabili di queste nazioni, che pensino al bene della loro gente. Ti abbraccio amico carissimo, mi sei caro perchè capisco la tua angoscia
A

Gianna ha detto...

Ho letto con angoscia una letterina di dolore ma che non traspare. Vi leggo rassegnazione,non è giusto...no.

Chi può sentirsi la coscienza a posto?Come si può vivere il Natale in modo spensierato e abbuffandosi...?

Spesso ci penso.

Daniele Verzetti il Rockpoeta® ha detto...

Il vero problema è che lettere drammatiche come questa ne leggiamo tante ma ne ascoltiamo poche e spesso la gente si gira dall'altra parte per non vedere. e si tappa le orecchie per non sentire.

calendula ha detto...

sai ogni volta che accenno a questi discorsi tutti mi dicono che sono troppo fatalista, che se penso troppo a quese cose non vivo bene, io penso che se non riflettessi costantemente su cosa fare nel mio piccolo per aiutare i meno fortunati vivrei una vita misera e non degna di essere vissuta, continua a denunciare gli incredibili squilibri del mondo, non stancarti mai, perchè siamo ancora troppo pochi quelli che si interessano del prossimo.

lasettimaonda ha detto...

Grazie perchè con i tuoi post, sempre dolci, garbati e commuoventi, riporti tutti con piedi per terra.
Quante persone che si lamentano di che fatica sia il natale, le compere, il pranzo....quante sono e come farebbero bene a leggere ciò che scrivi.
Siamo fortunati.
Tanto fortunati e spesso non ce ne accorgiamo.
Ti abbraccio.Syl

Gabryella Costa Fdd ha detto...

CIAO bLESS,ti chiedo scusa per la latitanza ma in questo periodo sono veramente affaticata dal mio impegno con la comunita' dei fraticelli francescani e altre onlus,(trovi il banner sul blog)Questa letterina è veramente commovente ma io Mandarei una letterina a babbo natal,ma hummmmmmmm,forse non posso visto quel che gli chiederei e contro chi puoi immaginarlo,bacio bless gabrybabelle

JANAS ha detto...

la farò leggere a mio figlio questa lettera...non anzi la trascrivo e la metto sotto l'albero!!
Perchè non si dimentichi, che ci sono altre realtà!
Questa lettera è arrivata come un pugno nello stomaco, vi ha fatto un gran vuoto!!
Ma aiuta a capire che nonostante tutti quelli che noi, nella quotidianità chiamiamo problemi, contrattempi ...tutte quelle ansie che non ci fanno dormire la notte, non sono niente in confronto a quelle di quei bambini, e di quelle mamme che li vedono morire, impotenti e rassegnate!
E penso anche che basterebbe che tutti noi facessimo qualcosa nel nostro piccolo, che tutti noi nell'altra parte del mondo, smettessimo di essere schiavi di questo consumismo, e l'altra parte del mondo potrebbe essere salvata!
Ma sappiamo anche, che c'è chi rema contro, i Grandi poteri Economici...non hanno alcun interesse perchè questo avvenga!
eh! se tutte le guerre finiscono chi compra le armi??
eh? Se l'Africa impara da sola a sfruttare le sue ricchezze, come potremmo sfruttarle noi? eh?
ecco! quando penso a questo ...mi sento impotente e incapace anche solo a immaginarlo, un mondo dove la gente nasce cresce e vive condendo del necessario a un vita dignitosa...invece c'è chi ha oltre il superfluo e chi non ha nemmeno il minimo indispensabile...
Ciao Blessing..
non amo il Natale...non per la fatica delle spese, dei pranzi...ma perchè spesso ci trovo dentro tanta tanta ipocrisia!

Janas ha detto...

Ciao, sono Janas... non la Janas dell'altro commento, un'altra Janas.
Vengo da te direttamente dal blog di Rosy.
Sono Janas il folletto!

Non posso che dirti grazie.
Grazie per scrivere di bambini indifesi, e ricordare a noi altri di questi bambini. Non smettere mai di dare voce ai bambini, non smettere mai di ricordarci che una matita e un quaderno sono preziosi come un tesoro.
Io nel mio piccolo cerco di farlo sempre, è un impegno che ho preso con me stessa.

Piacere di averti conosciuto, Blessing.
A presto, ciaociao
Janas

Rosaria ha detto...

Ciao bless, siamo veramente fortunati? Non credo, fino a quando una sola persona soffre, la fortuna non accompagna l'umanità...un bacio

salvo ha detto...

Ciao Bless, commentare questa lettera è facile, il difficile viene quando ci rendiamo conto di essere impotenti e non sapere come reagire.
I potenti della terra stanziano migliardi di euro per salvare le banche, mentre per i popoli dell'Africa ci sono gli aiuti cosidetti umanitari che sono bricciole e avolte anche merci scadute che fanno più male che bene.
Il nostro benessere deriva anche dallo sfruttamento che il mondo occidentale ha perpetuato da sempre nei confronti dell'Africa, prima conolizzando ed ora con il neo colonialismo.
Tu carissimo amico fai molto bene a denunciare questi fatti dovremmo innondare di proteste i governi occidentali che smettano di spendere per le armi e quei soldi metterli a disposizione dei popoli Africani non come elemosine ma perchè gli uomini dell'Africa siano messi in condizioni di essere padroni della loro terra e in grado di realizzare una economia produttiva da loro stessi.
Un carissimo e caloroso saluto da uno che quando era piccolo ha sofferto la fame.
Salvo

Blessing Sunday Osuchukwu ha detto...

Ciao amici,
Credo che quello di sensibilizzare l'opinione pubblica su certe cose a volte può essere una cosa molto antipatiica da fare, ma quando penso a tutto ciò, qualcosa mi dice di andare avanti, e poi ci sono delle persone come voi che mi danno la forza necessaria.
Ciao e buon weekend a tutti!

Gianna ha detto...

Ciao Blessi.

Stefania ha detto...

confesso che mi sono commossa...ma perchè chi comanda non riesce o non vuole fare qualcosa perchè le cose cambino?
Un abbraccio ;-)

*Giulia* ha detto...

Caro piccolino,
ho un bimbo anche io sai..a cui cerco d'imparare che esiste un'altra parte del mondo dove ci sono bimbi piccoli come lui..
dove ci sono cose che lui non ha mai visto e dove qui ci sono cose che tu non hai mai visto!
Ti auguro di diventare grande per poter cercare di aiutare il tuo popolo e la tua terra..
e mi auguro di riuscire a far diventare grande il mio bimbo insegnandogli di non dimenticar mai che tu esisti..di cercarti in quella parte del mondo dove tu vivi,con il cuore..
..ed insieme,anche se distanti,voi..costruirete un futuro migliore!
Il vostro ...
Una mamma per te..non di pancia,ma di cuore!

Anonimo ha detto...

Dio mio Bless...riesci sempre ad arrivare al cuore tu, con le tue parole...Natale certo...ma non per tutti, ricordiamocelo sempre.
Un bacio fratello