venerdì 28 ottobre 2011

Il Nobel per la Pace 2011 alle Donne Africane..



Il Premio Nobel per la Pace 2011, un anno decisamente travagliato sotto l'aspetto sociale e dei diritti umani, è stato assegnato, e la scelta è stata fatta fra una rosa di ben 241 candidati, fra cui figurava anche "Emergency". Protagoniste assolute, le donne d'Africa.

Il premio è stato assegnato a Ellen Johnson Sirleaf, presidente della Liberia, prima donna capo di stato in Africa; all'avvocatessa, anche lei liberiana, Roberta Leymah Gbowee, e alla attivista per i diritti umani yemenita Tawakkol Karman.

Roberta Gbowee, 80 anni, è nota per essere una attiva militante pacifista e simbolo della non-violenza, che ha contribuito sensibilmente alla fine delle guerre intestine in Liberia e in altri Paesi africani. Ha da poco pubblicato la sua biografia, dal titolo "La forza dei nostri poteri: le comunità delle donne, la preghiera, il sesso, hanno cambiato un Paese in guerra".

Ellen Johnson Sirleaf, presidente della Liberia dal 2005, la “Signora di ferro” africana è impegnata nella ricostruzione del suo Paese, devastato da 14 anni di guerra civile, che ha causato oltre 250.000 morti. Dall'esilio a Nairobi, in Kenya, nel 1980, dopo il rovesciamento dell’allora presidente William Tolbert, rientra in patria nel 1985, per partecipare alle elezioni del Senato della Liberia, ma quando accusa pubblicamente il regime militare, è condannata a dieci anni di prigione. Viene rilasciata, si sposta a Washington poi torna in Liberia nel 1997 n lavorando per la Banca Mondiale e per la Citibank in Africa.
Sfida Charles Taylor nelle elezioni presidenziali del 1997, ma raggiunge solo il 10% dei voti, contro il 75% di Taylor, che poi l’accusa di tradimento.
Dopo la sua vittoria alle elezioni del 2005, Johnson-Sirleaf pronuncia uno storico discorso alle Camere riunite del Congresso degli Stati Uniti, chiedendo il supporto americano per aiutare il suo paese a “diventare un faro splendente, un esempio per l’Africa e per il mondo, e cosa si può ottenere con l’amore per la libertà.”
Tawakkol Karman, attivista yemenita per i diritti umani, è diventata in poco tempo leader della protesta contro il regime nel proprio Paese. Ha 32 anni, esattamente tanti quanti sono quelli che vedono al potere incontrastato il presidente Abdallah Saleh. Giornalista e fondatrice dell’associazione “Giornaliste senza catene”, è militante nel partito islamico conservatore "Al Islah".

Fra gli altri candidati vi erano Lina Ben Mhenni, meglio nota come "Tunisian Girl", 27enne blogger protagonista della cosidetta "Rivoluzione dei Gelsomini" che ha denunciato in tempo reale la repressione ordinata dall'ex presidente Ben Ali; e la 30enne Israa Abdel Fattah, con il giovane Ahmed Maher, giovani attivisti egiziani che hanno dato vita al "Movimento 6 Aprile", gruppo nato su internet nel 2008 e ispiratore della protesta che ha portato alla grande rivoluzione di Piazza Tahrir al Cairo.

Si faceva anche il nome di Wael Ghonim, altro simbolo della rivoluzione on-line, responsabile marketing di Google in Medio Oriente, che è stato due settimane in carcere con l'accusa di essere l'ispiratore delle stesse manifestazioni che hanno portato alla deposizione di Hoshni Mubarak al Cairo.

Un'altra donna, la afghana Sima Samar, era fra i più accreditati nomi per l'assegnazione. E' la donna che si batte per i diritti umani nel Paese islamico, alla guida della Indipendent Human Rights Commission.

Fra gli altri candidati, l'attivista cubana Yoani Sanchez, per le cronace sulla vita sociale nell'isola caraibica; Svetlana Gannunshkina, anima della organizzazione non-governativa russa "Grazhdanskoe Sodeistvie" per i diritti umani in Russia; l'ex Cancelliere tedesco Helmuth Kohl, protagonista del crollo dell'unificazione delle due Germanie; il primo ministro dello Zimbabwe Morgan Tsvangirai e anche la Unione Europea.

(Maggiora, il quotidiana online)

4 commenti:

Barbara ha detto...

sono contenta quando leggo queste notizie.....mi lascia continuare a sperare e a credere nel futuro, in un miglior futuro realmente possibile e non solo idealizzabile.
complimenti alla Presidentessa, da un segnale molto forte al resto del mondo.
ciao Bless :)
Barbara

Blessing Sunday Osuchukwu ha detto...

Ciao BB, spero che stai bene. Sì, menomale che ognitanto arrivano notizie così.......è una vera speranza per continuare lottare. Un abbraccio!!!

Bibi ha detto...

buonissime feste Bless, a te e tutte le persone che ti sono care :)
Bibi

Blessing Sunday Osuchukwu ha detto...

Anche a te ....buon anno e tante buone cose!!!